mercoledì 6 agosto 2008

Gran Premio del Mezzofondo: il festival della corsa premia Agnes Tschurtschenthaler e Stefano Cugusi

Tre martedì di festa per tutti gli appassionati del mezzofondo. Il Gran Premio Estivo proposto per la 30ima volta dall'Atletica Trento nella cornice del campo scuola di via Maccani si è rivelato nuovamente un successo, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione, con tre serate che hanno portato in riva all'Adige quasi 1500 atleti, pronti a faticare sulle diverse distanze del mezzofondo, dagli 800 ai 5000 metri. Protagonisti di tutte le età, dai ragazzi fin su ai veterani e in mezzo a tanto affollamento non sono mancate le indicazioni positive anche sotto l'aspetto prettamente tecnico.
Ci sarebbero tante storie da raccontare, nelle oltre 12 ore complessive di gara. Dalla parabola dei sei fratellini Crippa, partiti dall'Etiopia per essere adottati in blocco da una famiglia di Montagne, piccolo paese a ridosso di Tione, ed ora vocati all'atletica con i colori della Valchiese, da junior, cadetti e ragazzi sotto l'attento sguardo di Marco Borsari. Oppure la riconferma dei due talentini di Mogliano Veneto Beatrice Mazzer (trevigiana doc) e Mekonen Magoga (storia simile a quella dei Crippa), capaci di imporsi all'attenzione nella stagione passata al primo anno nella categoria cadetti per poi confermarsi anche nell'estate 2008, stessa categoria, con tempi e di conseguenza punteggi di assoluta eccellenza, nella speranza che anche loro, come già tanti in precedenza, non compaiano nel futuro nella voce dei talenti dispersi o troppo spremuti da giovani.
E non è finita qui, ci sarebbe da raccontare delle tre sontuose serate del fiemmese Francesco Bazzanella: non un campione annunciato, ma capace di esprimersi su livelli mai visti tanto nei 1500 che nei 5000, passando per i 3000 metri conclusivi che gli hanno consentito di salire sul terzo gradino del podio finale. E non è poco se si sottolinea che il ventunenne di Predazzo se ne è tornato ogni sera sulle sponde del Travignolo con i personali su tutte le distanze.

Ma alla fine, si sa, sono i vincitori che catalizzano l'attenzione. Spazio dunque alla rabbia di Agnes Tschurtschenthaler, mai così determinata come in queste settimane che hanno seguito i campionati italiani di Cagliari. Tornata dalla Sardegna con due argenti (1500 e 3000 siepi), la pusterese trasferitasi da una dozzina di mesi a Vipiteno non ha voluto aspettare più di tanto per scaricare in pista la rabbia repressa e già all'indomani del ritorno a casa si è presentata alla prima serata (22 luglio, dice il calendario) per ricercare le certezze smarrite nel caldo cagliaritano. La risposta non si è fatta attendere ed ecco arrivare la vittoria nei 1500 metri con un buon 4'19" e spiccioli davanti alla compagna di colori e allenamenti Silvia Weissteiner, chiamata all'ultimo test in pista prima del decollo olimpico alla volta di Pechino, in programma domenica 10.
Per completare l'opera la ventiseienne di Sesto Pusteria si è poi preoccupata di dominare il terzo atto della kermesse trentina, soffrendo l'afa e la calura della terza serata (quella di ieri) nel concludere i 3000 metri in 9'36"75, tempo lontano dalle attese personali ma comunque sufficiente a garantirle la vittoria nella classifica generale (dove succede a Eleonora Berlanda) davanti alla compagna di colori alla Forestale Giovanna Epis, concreta tanto negli 800 metri (2'12 per lei che specialista non è), quanto nei 3000 di ieri, chiusi in quinta piazza appena al di sotto dei 10 minuti). Protagoniste della serata di mezzo sono quindi state l'ungherse Judith Varga, al rientro dopo la maternità ed a 32 anni ancora capace di staccare tempi di assoluto valore nel doppio giro di pista (2'06 a Trento) e la nonesa del Gs Valsugana Sara Berti, autrice a sua volta di un monologo nei 5000 metri concluso dopo 17'45" di fuga solitaria.

E se il trittico femminile non ha saputo regalare particolare suspence vista la presenza di una dominatrice annunciata, ci ha pensato il settore maschile ad offrire maggiore adrenalina. Tutto si è risolto nella serata conclusiva, dopo che le precedenti prove avevano messo in mostra diversi protagonisti. Al termine della parentesi riservata al mezzofondo veloce il maggior indiziato alla vittoria finale sembrava essere il marocchino di stanza a Bologna Karim Abdeddine ma non si era fatto i conti con il ritorno dei mezzofondisti di fatica. Qualcosa si era mosso già nella seconda serata, in occasione dei 5000, non tanto per la vittoria del padovano Berardo Chiarelli portacolori delle Fiamme Azzurre in 14'31, quanto per i piazzamenti alle sue spalle dei due pavesi Stefano Cugusi e Tito Tiberti che sembravano in rampa di lancio per sferrare l'attacco definitivo nei 3000 metri finali. Una distanza che avrebbe fatto da bocca della verità, per regalare quel pizzico di brivido in più alla serata conclusiva. E così è stato, perchè gli ingredienti non mancavano di certo: c'era la lotta per la vittoria finale, c'era la lotta per la vittoria parziale in cui si inserivano le ambizioni degli amici Peter Lanziner e Markus Ploner, c'era anche la curiosità di assistere al ritorno in pista di Giordano Benedetti e di vedere come si sarebbe sciolta la matassa che riguardava la classifica juniores, guidata dal padroncino di casa Stefano Grimaz insidiato però dal bellunese Manuel Cominotto.
Ed i 3000 metri hanno fatto letteralmente saltare il banco, soprattutto grazie alle stoccate di Ploner che a distanza di mezz'ora ha voluto imitare la compagna di allenamenti Agnes Tschurtschenthaler sotto lo sguardo approvante del tecnico Ruggero Grassi, forse mai abbastanza pubblicizzato quanto meriterebbe. Indipendentemente da questo il vipitenese ha fatto la voce grossa, soprattutto nell'ultimo mille, facendo saltare uno dopo l'altro Benedetti, Abdeddine, Grimaz e Lanziner per chiudere il conto in 8'20"82 trascinandosi dietro Stefano Cugusi e Massimiliano Corso, appaiati sulle sue tracce dal tempo di 8'26. Un riferimento che è valso al ventiquattrenne del Cus Pavia il sorpasso nella classifica generale ai danni del ritirato Abdeddine, così come per Tiberti (settimo e secondo nella generale) e per Bazzanella (quarto in 8'30 e terzo in graduatoria). E sorpasso è stato anche tra gli junior, con Cominotto a tenere la scia del fiemmese per sopravanzare di pochi punti Grimaz.

E così la pista ha dato il suo responso. Tante storie, si diceva. Impossibile raccontarle tutte, anche perchè ce ne sono altrettante fuori dalla pista. Come quella di un padre che tra tecnica ed affetto segue i primi passi della figlia Valentina, vincitrice tra le ragazze. Una vicenda già vista tante volte e poco conta se nella fattispecie il padre di nome fa Salvatore Bettiol.
Non è madre, ci mancherebbe. Ma l'affetto nel seguire, consigliare e sostenere le più giovani compagne di squadra non lo risparmia mai neppure Silvia Weissteiner, reginetta del mezzofondo azzurro tanto in pista quanto nei modi e nell'umiltà.
E sarebbe interessante valutare se sono più le energie spese da Giovanna Epis in pista o fuori, nell'incitare a spron battuto le compagne di fatica accanto al padre tecnico e fotografo.
Solo parentesi, piccoli spaccati di vita vissuta su un anello di Mondoflex, faticando e sognando.
Sì, sognando. Perchè in fondo la lezione migliore l'ha regalata Silvia Weissteiner, anche se in borghese. "Ho sempre gareggiato al Gran Premio del Mezzofondo anche se da piccola e da giovane facevo fatica ad emergere. Sognavo di andare alle Olimpiadi ed ormai sono ad un passo dal realizzarmi: ragazzi, non serve vincere subito per diventare grandi, basta volerlo e voler faticare per arrivarci".
Grazie Silvia, in bocca al lupo e buon viaggio verso il tuo sogno.
E' finita un'altra edizione, ma per fortuna tra undici mesi tornerà puntuale. Nonostante le attese per le infinite serie degli amatori/master o gli inevitabili ritardi. Nonostante il caldo e conti che a volte non tornano, o l'accavallarsi di tempi, parziali e passaggi in un continuo rincorrersi di urla, grida, incitamenti.
Ma in fondo, è questo il Gran Premio del Mezzofondo. Alla prossima, allora...

Alcuni scatti delle tre giornate...


Tutti i risultati...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fellas, future time you buy the tablet, question your companions whenever they need to have 1.
This should double up the sale with the anti-impotence treatment
Cialis. A new acquiring implies that the erectile dysfunction
capsule which has pepped up the sexual existence of adult
males is proving being helpful in the event of ladies suffering from a sexual
disinterest. The exploration underlines which the medication performs for ladies around it does in case of gentlemen if not extra.


My page; Cialis Online