lunedì 29 settembre 2008

Finale Oro: valsuganotte quinte, gialloverdi undicesime ma con molti rimpianti

Si è chiusa in quinta posizione, ad una ventina di punti dal podio finale, la corsa del GS Valsugana nella seconda finale Oro della storia della società perginese, un traguardo tagliato contemporaneamente alle ragazze dell'Us Quercia che hanno però dovuto fronteggiare un undicesimo posto assolutamente bugiardo e figlio della sfortunata serie di inconvenenti capitata alle principali alfiere giallverdi delle lunghe distanze. Gli infortuni di Veronica Chiusole e Cinzia Scarpignato (a cui potrebbero aggiungersi le difficoltà stagionali di Federica Dal Rì) hanno di fatto privato la società roveretana del settore lunghe distanze, facendo mancare dal bottino finale almeno una 60ina di punti (senza esagerare anzi, arrotondando per sommo difetto) che avrebbe lanciato le lagarine a ridosso delle prime 6 posizioni. Un autentico peccato, visto che in pista le altre ragazze gialloverdi hanno espresso prestazioni assolutamente positive, senza eccezione alcuna: vederle relegate al penultimo posto della classifica lascia una certa amarezza, soprattutto in considerazione dell'effettiva (ed oggettiva) impossibilità a fare meglio, alla luce delle assenze. Un finale di stagione decisamente amaro per la Quercia Rovereto che, alla luce dell'impegno profuso in pista, meritava senza dubbio maggior fortuna...ma la stagione evidentemente era partita male, e male doveva concludersi. Ed il riferimento è soprattutto all'incredibile serie di infotuni e sfortune patita in questi mesi, senza la pretesa di citarli tutti...
Così al termine della due giorni di Lodi la festa maggiore l'hanno fatta le ragazze valsuganotte, autentiche dominatrici del mezzofondo lodigiano con 3 vittorie e 2 secondi posti nelle 4 gare di riferimento (800, 1500, 5000 e 3000 siepi). In quest'ottica le vere trascinatrici della formazione perginese sono state la tanzaniana Zakia Mrisho e la castionese Lorenza Canali, protagonista assoluta la prima di 1500 e 5000, con la seconda capace di firmare il doppio giro di pista dopo aver chiuso in scia alla compagna di colori i 1500 metri. Importanti punti conquistati anche da Elisa Zanei nel lungo con un secondo posto a 6 metri ed 11 accompagnato da una notevole delusione per potenzialità, a suo dire, non espresse a pieno nel corso di una stagione comunque di pregevole fattura. Già ricordato dei podi di Barbara Tava e Patrizia Facchinelli, menzione particolare anche per Giulia Saturni, quinta nel disco con 46,00.

La festa e premiazione finale porta le ragazze valsuganotte ad un incredibile e storico quinto posto (ed in condizioni ottimali il podio non sarebbe probabilmente sfuggito) mentre poco più in là le ragazze gialloverdi vivono con la serenità di chi sa di aver dato tutto la delusione di un piazzamento meno memorabile ma nel quale si evidenziano le perle di Martina Giovanetti (seconda nei 100, quarta sulla distanza doppia), i due quinti posti di una generosa Eleonora Berlanda, la disponibilità di Doris Tomasini a sacrificare la vetrina personale nella velocità per dare il proprio contributo nei 400 metri e nelle staffette, la forza mentale e caratteriale di Irene Raccanelli, la maturità di Helga Ganassini e Sara Fabris, l'esperienza delle "chiocce" Anna Busetti, Lucia Leonardi e Maura Marchiori, l'effervescenza ed entusiasmo delle Piccole Querce, che se non altro hanno trovato spazio per incamerare una piccola ma comunque importante dose di esperienza.

In fondo l'esperienza insegna, senza dubbio. Ed è l'augurio che gli appasionati di atletica si fanno nella speranza che lo staff federale si convinca a cambiare (o forse stravolgere) la formula di questi Campionati di Società che, pur comprendendo la volontà iniziale di favorire le società che guardano anche ai settori giovanili, si sono rivelati piuttosto poco spettacolari, oltrechè assolutamente lontani da un minimo di intuitività. Poteva essere l'occasione per uno spot all'atletica fatta di sacrificio e lavoro lontano dal professionismo dei gruppi militari, ma purtroppo in molte occasioni il rischio è stato di ottenere il risultato opposto, con gli stessi operatori Rai costretti a qualche salto mortale e gioco di dirette e repliche per evitare di mandare in onda scene che avrebbero finito col danneggiare il già cattivo momento del movimento nazionale. Urge una veloce ripensata, anche e soprattutto se si pensasse ad un improbabile confronto tra lo spettacolo offerto dal Top Challenge di Firenze e quello della finale lodigiana. A breve arriveranno anche le elezioni federali, speriamo che nel frattempo qualcuno riesca anche a pensare a modificare questi cds.

Ah dimenticavo, i vincitori! Per il settimo anno conclusivo lo scudetto femminile ha marchiato la casacca bianca della Fondiaria Sai, capace nella seconda giornata di rimontare le reatine della CaRiRi, mentre al maschile il tricolore ha premiato i canarini dell'Assindustria Padova, trainati da un ottimo Maurizio Bobbato. Ma tutti i numeri sono consultabili sul sito federale...

sabato 27 settembre 2008

Finale Oro di Lodi - Prima giornata: il GS Valsugana va trainato dal mezzofondo

Nel freddo del pomeriggio di Lodi si è svolta la prima giornata della Finale Oro dei Campionati di Società, evento organizzato con notevole precisione dalla Fanfulla Lodigiana pur in un impianto che forse non si adatta al meglio a manifestazioni di questo tipo, vuoi per la presenza di una tribuna piuttosto esigua, vuoi per la mancanza delle otto corsie che avrebbero snellito le gare di velocità, vuoi per l'assenza di un sistema di illuminazione.
Ma alla riprova dei conti la prima giornata ha regalato sprazzi di piacevole atletica che, per certi versi, ha esaltato le ragazze del GS Valsugana letteralmente trainate dal settore del mezzofondo. La doppietta conquistata nei 1500 metri è stato senza dubbio il momento migliore in ottica trentina: la tanzaniana Zakia Mrisho non ha atteso che poche centinaia di metri prima di rompere gli indugi e salutare la concorrenza, regolata nel giro finale da Lorenza Canali capace in chiusura di stagione di migliorare il proprio fresco personale sulla distanza scendendo a 4'24"87 precedendo nell'ordine la romagnola Margherita Magnani, la piemontese Valentina Costanza e la trentina Eleonora Berlanda (4'26 e spiccioli).
Sportivamente parlando è stato sicuramente il momento migliore, ma il più toccante in assoluto è stato rivedere in pedana Irene Raccanelli. Non è ancora la martellista che solo nella scorsa stagione sognava il pass per gli eurojunior, ma visto quelle che ha passato in questi ultimi mesi la ventenne modenese, il solo rivederla all'interno della gabbia pronta a scagliare a 41 e più metri la sua sfera da 4 chili da quella sensazione di piacere e commozione davvero profonda.
L'altro acuto principale in chiave trentina è stato il secondo posto di Martina Giovanetti nei 100 metri: la ventunenne di Mattarello, tornata a vestire il gialloverde della Quercia ha ottenuto un pregevole 11"56 (vento generoso, +2,2) che le ha consentito di chiudere in scia alla quotata uzbega Khubbieva, regalando il più importante bottino parziale di giornata alla società di Carlo Giordani che ha dovuto fare i conti anche con i forfait in extremis di Veronica Chiusole e Cinzia Scarpignato, lamentando così un complicato vuoto nei 3000 siepi, prova di livello onestamente modesto e vinta dalla junior bolognese Colì davanti alla rotaliana Barbara Tava che senza eccellere particolarmente ha portato in dote alla causa valsuganotta la bellezza di 23 punti davvero pesanti. Un po' come quelli che hanno accompagnato il terzo posto di Patrizia Facchinelli nei 5 km di marcia: 24'08" e spiccioli il tempo della ventiquattrenne studentessa di ingegneria che ha letteralmente distrutto il proprio personale. In chiusura di pomeriggio, spazio ancora per la velocità targata Quercia con la staffetta veloce (Simionato - Tomasini - Ganassini - Giovanetti) autrice di un ottimo 46"80 che è valso il terzo posto assoluto alle spalle della CaRiRi di Giulia Arcioni e dell'Italgest della giovane e promettente Marta Manfioletti.
Il resto del programma ha offerto una pimpante Luisa Costa, ancora in grado di limare un paio di centesimi dal personale nei 100 metri ad ostacoli (14"48, ottava) un'onesta Valeria Marconi (sesta nell'alto a 1,73), una discreta Sara Fabris (settima nel triplo con 12,57), una Doris Tomasini che ha re-incontrato con qualche amarezza i 400 metri (57"09, sesto tempo) mentre Rossella Rigoni stiracchiava un placido sorriso (58"39, decima) e Anna Busetti portava il suo contributo di esperienza nel getto del peso.

Domani si chiude il programma, qualcuno è chiamato al bis (su tutte Canali negli 800 e Giovanetti nei 200), qualche altra alla pronta riscossa (una cattiva e determinata Elisa Zanei), qualche altra infine all'acuto finale di una stagione lunghissima, intensa e stancante. Stanchezza emersa in tutta la sua pesantezza dall'intera pista lodigiana...

Tutti i risultati...

giovedì 25 settembre 2008

La finale dei Societari chiude la stagione della pista... Quercia e Valsugana in cerca di un posto sul podio?

Ormai siamo agli sgoccioli. Il prossimo fine settimana chiuderà di fatto la stagione assoluta su pista, lasciando l'onore di completare l'opera alle categorie giovanili con gli ultimi campionati italiani (allievi a Rieti, cadetti a Roma) ed i campionati di società under 23. Stagione lunga, che in molti ormai non vedono l'ora che finisca per poter ricaricare le pile e soprattutto staccare per qualche giorno la spina e riposare anche la mente, oltre che il fisico. Ma questa ultima due giorni si prospetta comunque interessante, nonostante la stanchezza si candidi a interpretare il ruolo di protagonista principale della disfida di fine settembre. Il più stuzzicante degli interrogativi che emerge a pochi giorni dalle finali, soprattutto quella Oro di Lodi, riguarda la formula stessa dell'evento, per la prima volta aperto agli under 18, per la prima volta con precise indicazioni sugli atleti per categoria da schierare, per la prima volta con la possibilità di schierare due atleti per gara, per la prima volta dedicato soltanto alle società civili, che possono così riabbracciare senza patemi di sorta gli atleti militari lasciati, magari a malincuore, nelle scorse stagioni.

Un elemento quest'ultimo, che insieme ai dettami del regolamento, sembra poter garantire grande equilibrio ad una due giorni di gare ricca di protagonisti. Non ci saranno tutti, ma gran parte dei principali azzurri scenderanno in campo con una divisa diversa dal solito; alcuni nomi qua e là: Andrew Howe vestirà il rossoblu della CaRiRi, Anita Pistone il blu notte dell'Italgest, Elena Romagnolo ed Ester Balassini la casacca del Cus Bologna, Benedetta Ceccarelli e Clarissa Claretti rinsalderanno le assicuratrici della Fondiaria Sai, il poliziotto trentino Silvano Chesani tornerà a vestire l'azzurro della 100 Torri Pavia, i finanzieri Claudio Licciardello, Simone Collio e Fabio Cerutti si ritroveranno avversari rispettivamente in difesa della Libertas Catania, della Pro Sesto e della Riccardi (con lui anche Ivano Brugnetti), senza scordare Eleonora Berlanda e Martina Giovanetti chiamate a vestire nuovamente il gialloverde della Quercia. Insomma, un autentico rimescolamento di carte, con l'aggiunta di un pizzico di atletica straniera per rimpinguare le rose di molte società, soprattutto per quanto riguarda il mezzofondo.

Difficile ipotizzare chi possano essere le vere favorite, anche se la stagione lascia intendere come la Bruni Vomano dei giovani Greco, Capotosti e Sabbio possa recitare un ruolo di primo piano nella classifica maschile assieme, presumibilmente, a Riccardi (Cerrutti, Vian, Brugnetti), CaRiRi (Guazzi, i Donati, Howe) e Libertas Catania (Cavallaro, Di Gregorio, Licciardello e Andrea Longo i primi che vengono in mente). Ma si sa come a fare pronostici spesso si sbaglia e quindi forse è meglio evitare di lanciarsi in difficili previsioni e passare a analizzare la competizione femminile che più interessa l'atletica nostrana, per la possibilità di riproporre l'ennesimo (e penultimo, c'è ancora l'U23 di Cosenza...) atto del duello tra Us Quercia e Gs Valsugana. Nelle precedenti due occasioni stagionali (Top Challenge e Campionato Regionale, per quel che può valere vista la nuova formula) a prevalere sono state le valsuganotte, ma molteplici indizi lasciano intendere che il ristrutturato campo di Lodi (da pochi giorni è stata ultimata anche la copertura della tribuna) potrebbe regalare una significativa rivincita alle lagarine che, pur prive della keniana Jepchumba, sembrano vantare una squadra più competitiva e maggiormente in salute. Gli infortuni di alcune pedine chiave per la nuova formula dei CdS (sopratutto la junior Dallo e la promessa Bizzotto, con in più i problemi che attanagliano l'allieva Marchi) costringono la società di Pergine ad alcuni giochi di prestigio per rispettare le indicazioni federali e nel computo finale tutto ciò si potrebbe trasformare in un leggero ma importante deficit di punti, in un duello che vede la velocità a tinte nettamente gialloverdi (Martina Giovanetti e Doris Tomasini contro Claudia Baggio e Rossella Rigoni), salti in estensione equilibrati nel duplice confronto Zanei - Fabris e mezzofondo più sbilanciato in favore delle valsuganotte, grazie all'apporto dell'ex di turno, la tanzaniana Zakia Mrisho, di Lorenza Canali e Barbara Tava, contrapposte a Veronica Chiusole, Eleonora Berlanda e Cinzia Scarpignato.
Lanci sostanzialmente in equilibrio (Marchi e Saturni da una parte, Basaldella e la ritrovata Irene Raccanelli - che vittoria la sua! Bentornata Irene!!! - dall'altra), ostacoli in leggera salsa valsuganotta (Simionato e Ganassini dovranno vedersela con Costa e Girardi e con l'incognita Fazio Tirrozzo) e salti in altezza decisamente sbilanciati a favore delle fersinesi, con Valeria Marconi soprattutto a recitare un ruolo importante.

Ma come detto, in una classifica che terrà conto non solo dei migliori piazzamenti, ma anche delle "seconde scelte" (definizione pessima, ma che purtroppo rende bene l'idea), il bacino giovanile della Quercia (Menolli, Cestari, Martini, Ceriani, la rientrante Foladori) potrebbe garantire quel qualcosa in più in termini di punteggi obbligatori, per permettere alle gialloverdi di sopravanzare le ormai storiche rivali del GS Valsugana e, perchè no, magari permettere alla società di Carlo Giordani di atterrare su un gradino del podio finale. Difficile? Forse sì, ma non impossibile, per entrambe le società trentine. Se a priori il discorso sembrava chiuso tra Fondiaria Sai e Italgest Milano (l'ex Camelot, per capirci), alla vigilia i giochi sono decisamente più aperti e comprendono imprescindibilmente anche il Cus Bologna (già citate Romagnolo e Balassini, ma anche Costanza), il Cus Cagliari di Grenot, Tommasetti e Bani, e la CaRiRi di Giulia Arcioni e Valentina Anniballi mentre le due favorite della vigilia lamentano un preoccupante calo (finanziario - tradotto in mancata convocazione delle straniere - e fisico) aprendo di fatto la porta agli inserimenti di altre formazioni, Quercia e Valsugana in primis.
Sarà una sfida al cardiopalma, su questo non ci sono dubbi, se non altro perchè le classifiche prenderanno una fisionomia certa solo al termine delle 4x400, quando inizieranno i giochi degli scarti... insomma, una vicenda tutt'altro che intuitiva, ma sicuramente emozionante...

E non vanno dimenticati gli altri alfieri della Quercia, quelli che si stanno preparando ad affrontare l'eterna trasferta di Molfetta per partecipare alla Finale A1: nella scia di Davide Deimichei, il settore maschile della società roveretana avrà la possibilità di completare l'ennesima doppietta, contando sull'apporto, tra gli altri, di Loris Pinter, Mattia Gasperini, Peter Lanziner, Wilson Busienei...

mercoledì 24 settembre 2008

Arge Alp, Trentino terzo con buoni riscontri...

Si è chiusa al terzo posto complessivo l'avventura della rappresentativa trentina all'ormai consueto Arge Alp, il meeting internazionale dedicato alle formazioni delle regioni che compongono il gruppo di lavoro dell'arco alpino. La vittoria è andata alla Lombardia, squadra decisamente quotata che ha trovato ulteriore spinta nei salto di Silvano Chesani, vincitore dell'alto con un convincente 2,15, superato in tranquillità prima di fallire di un niente un paio di tentativi a 2,20. Dietro di lui, a sorpresa, un eccellente Loris Pinter che nonostante i problemi al ginocchio e una lunghissima assenza dalla pedana ha saputo centrare al primo salto il passaggio a 2,05 per soffiare così il secondo posto al padrone di casa Thomas Gallizio.
La formazione trentina guidata in terra venostana dai tecnici Sergio Bonvecchio, Elio Bert e Graziano Paissan ha comunque potuto gioire per i successi parziali di Doris Tomasini (200), Francesco Nadalini e Silvia Chemotti (1500) e di Barbara Tava (3000), per i secondi posti di Helga Ganassini (400hs), Rossella Rigoni (800), Elisa Zanei (lungo), Sara Fabris (triplo) e per le buone prestazioni di Roberto Durante (asta), Lorenza Canali e Giordano Benedetti (400), Daniele Traficante (disco), Cristian Cristelotti (110hs) che insieme agli altri protagonisti hanno contribuito a portare nella saccoccia trentina i punti necessari per restare in scia alla formazione altoatesina, inseritasi alle spalle dei lombardi. Tra gli altri protagonisti della lunga (lunghissima?? forse valeva la pena dividere in due giornate il tutto...) mattinata di Lana anche l'olimpionico brissinese Christian Obrist, l'azzurra bergamasca Marta Milani ed la spumeggiante ticinese Irene Pusterla.

Ma l'Arge Alp di Arco dell'anno scorso era stata tutta un'altra cosa...

Le foto...

I risultati completi...


La classifica finale...

venerdì 12 settembre 2008

Gradutorie - aggiornamenti con aggiunte

Ulteriore aggiornamento delle graduatorie nostrane a poche settimane dalla chiusura della stagione su pista, almeno per quanto riguarda i senior, visto che allievi, junior e promesse avranno da sudare fino a metà ottobre.

Rispetto alla versione precedente sono state operate alcune correzioni (tolto il tempo di Helga Ganassini di Ginevra, sistemate le incongruenze nel giavellotto femminile), aggiunti a mano i risultati del Palio della Quercia che ancora non sono stati inseriti in graduatoria e soprattutto inseriti in lista tempi e misure degli atleti trentini militari... se dovessero esserci delle imprecisioni o mancanze non esitate a segnalare il tutto.

Ah, non poteva mancare la marcia...e quindi in coda alle graduatorie del mezzofondo sono disponibili anche i riferimenti in pista, dai 2 ai 10 chilometri!

Al prossimo aggiornamento...

giovedì 11 settembre 2008

Il Palio non delude, Cusma e Riparelli nemmeno

Regina doveva essere e Regina è stata, magari meno convincente dell'anno passato, ma ugualmente autoritaria, cattiva, determinata e soprattutto vincente. Tatyana Lebedeva ha impersonato al meglio il ruolo di prima stella del Palio della Quercia numero 44, un ruolo cucito a misura sul suo carattere di grande agonista accompagnato da una gentilezza di base degno di ragazza (o donna...) di gran classe. La trentaduenne di Volgograd è riuscita quindi nell'intento di bissare il successo dello scorso anno nel salto triplo, anche se a dire il vero il cammino della campionessa del mondo in carica non è stato esente da difficoltà: dopo un primo salto di approccio, quasi di sicurezza, i successivi tre tentativi sono si sono rivelati infruttuosi per una certa qual mancanza di feeling con la pedana dello Stadio Quercia ("Un po' troppo dura, me la ricordavo migliore" dirà a fine gara) che ha portato a misure di scarso valore. Ma al quinto tentativo, la Lebedeva è riuscita a sistemare alcuni dettagli per ottenere il 14,84 sufficiente al successo, misura che le ha permesso di lasciare alle spalle la kazaka Olga Rypakova (14,73), al comando sin dai primi frangenti del concorso. Terza piazza per l'altra russa Anna Pyatykh, seguita dalla connazionale Udmurtova e dalla Greca Devetzi, rallentata dopo il primo salto da una complicazione al quadricipite sinistro che impediva al bronzo di Pechino di spingere a dovere soprattutto nello "step", il secondo atto del triplice salto.

Non appena le ragazze hanno lasciato la scena, in pedana sono entrati i protagonisti della sfida maschile che ha saputo registrare un concorso di intensità e qualità assolutamente comparabili, in cui è emerso in tutta sicurezza il brasiliano Jadel Gregorio con un prezioso 16,93, trovato al quarto turno di lanci per mettere al sicuro il risultato dal ritorno del russo Spashovkhodsky (16,91) e del bahamense Sands (16,88), bronzo olimpico ed incappato a sua volta in una serata poco positiva culminata con l'infortunio dopo la terza prova.

Le altre due prove qualitativamente davvero interessanti sono state probabilmente i due giri di pista maschili, con o senza ostacoli. Nei 400 metri la vittoria è andata al giamaicano Sanjay Aire che grazie ad uno stuzzicante 45"77 ha messo la propria firma in una gara che ha salutato anche il russo Kokorin ed il trinidegno Stephens al di sotto del muro dei 46 secondi mentre sulla barriere basse è stato l'inglese David Greene a tagliare per primo il traguardo con un discreto 49"53.

Capitolo concorsi: niente di particolarmente eclatante è stato offerto da asta e alto (5,40 di Borgelin e 1,91 della Shkolina), seguiti da un discreto giavellotto (79,34 del tedesco Vieweg) ed un insipido concorso del peso che non ha convinto nella formulazione proposta dalla Federazione Europea in via sperimentale. Alla fine dei giochi la classifica ha rispecchiato i valori in campo (autorevole Vili - 19,73, concreta Gonzales - 18,69, appannata Rosa - 17,58) ma lo sviluppo della gara ha lasciato amaro in bocca tanto alle protagoniste, quanto al pubblico.

Ma veniamo alle prove che hanno saputo regalare maggiori soddisfazioni anche ai colori azzurri, a cominciare dal doppio giro di pista femminile, regolato per il secondo anno consecutivo dall'emiliana Elisa Cusma, capace di scendere per l'ennesima volta in stagione oltre il muro dei 2 minuti per siglare un 1'59"84 che rientra tra le cose più ragguardevoli della serata. Alle spalle della ventisettenne dell'Esercito si è infilata un po' a sorpresa la spagnola Fernandez ma a sorprendere maggiormente è stata la trentina Lorenza Canali, capace di disintegrare il proprio personale per scendere ad un insperato 2'03"66 che la proietta verso tempi davvero interessanti. L'atteso salto di qualità è finalmente arrivato e molto probabilmente il Palio di ieri sera ha segnato il definitivo passaggio di consegne tra il passato del mezzofondo veloce di casa nostra, impersonificato da Eleonora Berlanda, ed il futuro che sembra poggiare sulle spalle della stessa Canali.
Ed a proposito di futuro, molto probabilmente Giordano Benedetti avrà a breve una nuova occasione per inseguire il record italiano juniores, anche se nella scena roveretana il diciannovenne finanziere è apparso ancora in debito di brillantezza ed incapace di tenere un ritmo non impossibile. La lunga e faticosa stagione inizia a pesare tanto sulle gambe che nella mente dell'allievo di Gianni Benedetti che comunque ha saputo staccato un onesto 1'48"77 nella prova vinta dallo yankee Nick Simmonds in 1'46"14 davanti al polacco Lewandowsky con un brillante Lukas Rifesser autore di 1'47"42.
Ottimi segnali trentini sono giunti anche dai 1500 metri, gara tutta azzurra inserita su richiesta dello staff tecnico: la vittoria è andata all'italo-etiope milanese Merhium Crespi, ma nella sua scia si è infilato un pregevole Francesco Nadalini che ha messo le mani sul secondo posto con un buon 3'48 e spiccioli. Come naturale il mezzofondo prolungato ha parlato in favore degli africani, anche se non è stata doppietta keniana per merito della tanzaniana Zakia Mrisho (ex Quercia ed ora tesserata per il Gs Valsugana) che nei 3000 metri ha pareggiato il record del meeting correndo in 8'44"78 lasciandosi alle spalle le gazzelle degli altopiani compagne di fuga mentre poco più indietro la pusterese Agnes Tschurtschenthaler arrivava al personale sfiorando il muro dei 9': 9'02"05 e sorriso ritrovato dopo le ultime non esaltanti uscite.

Ma veniamo alla velocità pura, quella dei 100 metri. Al femminile nessuna novità particolare, se non l'11"32 che ha regalato il successo alla statunitense Michelle Lewis (11"56 di una discreta Vincenza Calì) per vedere poi Martina Giovanetti tagliare il traguardo in sesta posizione con un buon 11"62 (alla velocista ventunenne di Mattarello è andato anche il Premio Ivana Benedetti, in memoria della moglie di Edo, fondatore tra le altre cose dell'Us Quercia) pochi minuti dopo la vittoria nella serie B di Doris Tomasini (11"70). Diverso il discorso per la prova maschile, dove a vincere è stato un italiano. Sì, proprio un italiano...anche se di sangue misto camerunense per grazia di madre. Jacques Riparelli a Rovereto ha riconfermato di gradire a dismisura l'aria trentina, riuscendo a sorprendere avversari decisamente più quotati (l'inglese già iridato giovanile Aikines-Aryytey o lo statunitense Rodgers) per piombare sul traguardo col nuovo personale di 10"24, sospinto anche da una generosa brezza di +1,8 m/s. Un tempo assolutamente inatteso dal venticinquenne padovano che ha potuto così completare la giornata speciale del tecnico Adriano Benedetti che da oggi potrà tornare a cullare i suoi gioiellini Riparelli e Canali. Nella seconda serie, buon 10"66 di Davide Deimichei, ma in fondo è cosa già vista quest'anno...

In fondo non è stato un Palio particolarmente memorabile, ma come ormai tradizione l'appuntamento della Quercia sa sempre emozionare e regalare momenti di grande intensità e spettacolo. Ora, e questa volta è sicuro, l'ormai logora pista saluta tutti e se ne va, dalle prossime settimane inizieranno i lavori di rifacimento e allargamento ad 8 corsie, per ricominciare nel 2009 la caccia alle altre stelle dell'atletica mondiale.

Le foto di Marco Togni...

I Risultati completi sul sito della Quercia...

mercoledì 10 settembre 2008

Creval Meeting a Chiuro: sorrisi tirati per la formazione trentina

Non si può certo dire che la trasferta di Chiuro abbia regalato grandi soddisfazioni, soprattutto dal punto di vista sportivo.
E' stata sicuramente una due giorni piacevolissima, utile per rinsaldare lo spirito di gruppo, per divertirsi un po' insieme, per assaggiare le specialità tipiche della Valtellina ma...in pista...poteva andare decisamente meglio.
Inutile nasconderlo, la formazione, soprattutto in campo maschile, era decisamente rimaneggiata e già sulla carta penalizzata nei confronti delle formazioni avversarie. Le difficoltà si sono poi palesate anche in pista, con l'eccezione di qualche buon risultato, come l'intelligente prova di Matteo Pancheri, del dolorante Marco Galvan, di Loris Eccher e Pietro Zandonai, al debutto assoluto in rappresentativa. Una menzione anche per Norbert Bonvecchio, alle prese con il mal di schiena ma comunque disposto a coprire la gara dei 100hs...sicuramente non la sua specialità preferita.

Decisamente meglio è andata per le ragazze che in molte prove hanno battagliato per il podio, come nel caso dei 100 metri con le prime posizioni monopolizzate dalla coppia Tomasini - Baggio che ha poi contribuito (insieme a Luisa Costa ed Elisa Girardi) anche al secondo posto della staffetta veloce.
Piazza d'onore conquistata anche dalla stessa Costa nei 100hs (eppure a tutti è sembrato che a vincere fosse proprio la borghigiana, un parere che solo il giudice del fotofinish fantasma non ha condiviso), da Sara Fabris nel salto triplo e da Valeria Marconi nell'alto, pur frenata dal solito doloroso problema alla caviglia del piede di stacco. Un posto sul podio se l'è ritagliato anche Patrizia Facchinelli nella marcia, sulla distanza sprint dei 2 chilometri. Il settore mezzofondo è stato abbastanza deficitario, se non fosse per l'oculato 1500 di Silvia Chemotti... insomma, alla fin dei conti è sembrato naturale chiudere la classifica generale in ottava piazza...ma le scusanti in fondo ci sono tutte.

Le foto da Chiuro...

Tutti i risultati...

Foto e (prossimamente) video della gara da parte dell'organizzazione...

lunedì 8 settembre 2008

L'eccitazione del Palio, tra stelle e stelline, re e regine

Non so perchè, ma ogni anno dal momento della presentazione del Palio mi sento pervaso da quel senso di sottile eccitazione che si respira nei momenti importanti. Quest'anno quasi più dei precedenti, forse perchè in fondo l'avventura di questo Palio numero 44 è partita un po' in sordina, con la preoccupazione di Carlo Giordani per un budget ancora più limitato del solito che sembrava poter tarpare le ali della creatura dell'Us Quercia in una stagione già di per sè critica per l'Olimpiade e per la necessaria rinuncia ai lavori di rifacimento e completamento della pista dello stadio roveretano. Sin dai primi mesi dell'estate sembrava profilarsi un Palio in tono minore. Oggi, a due giorni dall'evento, il pericolo sembra essere scongiurato. Almeno sulla carta il Palio 2008 si conferma stellare, con ben 11 medaglie olimpiche di Pechino pronte a scendere sulla vecchia ed ormai logora pista lagarina che nel suo ventennio di storia ha però salutato le imprese di tanti assi dell'atletica mondiale. L'ultima regina ad averla accarezzata è stata Tatyana Lebedeva e sembra quasi che l'anello rosso di via Palestrina abbia deciso di resistere ancora un anno per permettere alla cavalletta russa di volare ancora una volta su di sè, magari per concederle quei due centimetri che dodici mesi fa la separarono dai 15 metri, frontiera dell'eccellenza del salto triplo anche in una stagione dove la finale olimpica ha registrato ben sei ragazze oltre tale limite. La Lebedeva sarà ancora a Rovereto, è già a Rovereto, ma la riconferma sarà dura, perchè lo sceneggiatore ha voluto mettere tra lei e la corona avversarie di grandissimo rango, come la greca Devetzi, le connazionali Gurova, Pyatykh, Udmurtova e Saladuha, la kazaka Ripakova e la slovena Sestak, ragazze che a Pechino hanno assaporato l'aria della finale. Una sfida tosta, tostissima, per la regina uscente che però non teme le rivali, come ha dimostrato anche domenica a Rieti...

E all'ombra del Terminillo c'era anche lei, la principessa della velocità, la giamaicana Shelley Ann Fraser, la più veloce di Pechino, la campionessa olimpica dei 100 metri. Con lei il vessillo della repubblica di Kingston sventolerà anche nella Città della Pace, così come per il collega e connazionale Michael Frater (oro nella 4x100 da record), già vincitore lo scorso anno nel Palio 2007. E che dire del peso donne? della nuova sfida tra la maori Valerie Vili, la bielorussa Mikhnevich e la cubana Gonzales, con le azzurre Chiara Rosa e Assunta Legnante a cercare spallate significative. Ed ancora i bronzi di Yurchenko nell'asta e di Sands nel triplo, o l'intrigante 800 in cui Elisa Cusma andrà alla caccia delle russe Kostestkaya e Shapayeva, senza perdere d'occhio la slovena Langerholc e l'inglese Meadows, già protagonista di accesi duelli con la ventisettenne emiliana.

E a proposito di 800...si potrebbe rinnovare l'appuntamento per Giordano Benedetti con il record italiano juniores, distante poco più di mezzo secondo (sulla strada del lavisotto anche Kibet, già suo rivale ai mondiali juniores), mentre nella serie A toccherà a Lukas Rifesser tenere alto il tricolore dall'attacco straniero guidato dal keniano Koech. Ed allungando le misure, un 5000 di alto profilo con interpreti capaci di avvicinare il muro dei 13 minuti (e Meucci e La Rosa a fare esperienza) ed un 3000 metri in cui Silvia Kybet cercherà di difendere il successo dello scorso anno dall'attacco di Vivian Cheruyot, la vincitrice di Zurigo, nella speranza che nella lotta possa inserirsi anche Silvia Weissteiner, pur apparsa in calo di condizione a Rieti, così come i compagni di allenamento Christian Obrist e Agnes Tschurtschenthaler. Sugli ostacoli ancora un giamaicano, il finalista olimpico Markino Buckley mentre al femminile sarà storica sfida tra Russia e Stati Uniti, con l'unica eccezione dell'umbra Daniela Ceccarelli.
Sì, gli italiani, ci sono anche loro: da Riparelli alla Calì, da Schembri a Bobbato, da Roberto Bertolini ad Adelina di Soccio, tutti alla ricerca di risultati interessanti, per chiudere al meglio una stagione dalla corrente alterna e capace di regalare emozioni contrastanti. E poi i trentini: su tutti i padroni di casa Tomasini, Deimichei e Giovanetti che affronteranno la prova dei 100 metri, accanto ai mezzofondisti Lanziner, Canali e Berlanda impegnati tra 5000 e 800, ciascuno col suo obiettivo personale, ciascuno in caccia di qualcosa da ricordare, anche se al cospetto di avversari di rango superiore.

Ma non la sentite anche voi questa strana eccitazione?

Appuntamento a partire dalle 19 di mercoledì, orari, dettagli e quant'altro sono disponibili sul sito della Quercia (www.usquercia.it/palio). Se tutto ciò non bastasse per la prima scossa di adrenalina, è possibile consultare anche la lista completa degli iscritti...

giovedì 4 settembre 2008

Graduatorie Trentine: da oggi disponibili sul blog!

Sono da oggi disponibili sul blog le graduatorie stagionali degli atleti tesserati per le società trentine. Al momento sono presenti le graduatorie delle categorie assolute, a breve verranno inserite anche quelle giovanili.

Per consultarle, distinte settore per settore, basta scegliere la voce nel menù a lato, oppure:

- velocità e ostacoli

- mezzofondo

- salti

- lanci

La speranza e l'intento è di tenerli aggiornati di settimana in settimana.