giovedì 25 settembre 2008

La finale dei Societari chiude la stagione della pista... Quercia e Valsugana in cerca di un posto sul podio?

Ormai siamo agli sgoccioli. Il prossimo fine settimana chiuderà di fatto la stagione assoluta su pista, lasciando l'onore di completare l'opera alle categorie giovanili con gli ultimi campionati italiani (allievi a Rieti, cadetti a Roma) ed i campionati di società under 23. Stagione lunga, che in molti ormai non vedono l'ora che finisca per poter ricaricare le pile e soprattutto staccare per qualche giorno la spina e riposare anche la mente, oltre che il fisico. Ma questa ultima due giorni si prospetta comunque interessante, nonostante la stanchezza si candidi a interpretare il ruolo di protagonista principale della disfida di fine settembre. Il più stuzzicante degli interrogativi che emerge a pochi giorni dalle finali, soprattutto quella Oro di Lodi, riguarda la formula stessa dell'evento, per la prima volta aperto agli under 18, per la prima volta con precise indicazioni sugli atleti per categoria da schierare, per la prima volta con la possibilità di schierare due atleti per gara, per la prima volta dedicato soltanto alle società civili, che possono così riabbracciare senza patemi di sorta gli atleti militari lasciati, magari a malincuore, nelle scorse stagioni.

Un elemento quest'ultimo, che insieme ai dettami del regolamento, sembra poter garantire grande equilibrio ad una due giorni di gare ricca di protagonisti. Non ci saranno tutti, ma gran parte dei principali azzurri scenderanno in campo con una divisa diversa dal solito; alcuni nomi qua e là: Andrew Howe vestirà il rossoblu della CaRiRi, Anita Pistone il blu notte dell'Italgest, Elena Romagnolo ed Ester Balassini la casacca del Cus Bologna, Benedetta Ceccarelli e Clarissa Claretti rinsalderanno le assicuratrici della Fondiaria Sai, il poliziotto trentino Silvano Chesani tornerà a vestire l'azzurro della 100 Torri Pavia, i finanzieri Claudio Licciardello, Simone Collio e Fabio Cerutti si ritroveranno avversari rispettivamente in difesa della Libertas Catania, della Pro Sesto e della Riccardi (con lui anche Ivano Brugnetti), senza scordare Eleonora Berlanda e Martina Giovanetti chiamate a vestire nuovamente il gialloverde della Quercia. Insomma, un autentico rimescolamento di carte, con l'aggiunta di un pizzico di atletica straniera per rimpinguare le rose di molte società, soprattutto per quanto riguarda il mezzofondo.

Difficile ipotizzare chi possano essere le vere favorite, anche se la stagione lascia intendere come la Bruni Vomano dei giovani Greco, Capotosti e Sabbio possa recitare un ruolo di primo piano nella classifica maschile assieme, presumibilmente, a Riccardi (Cerrutti, Vian, Brugnetti), CaRiRi (Guazzi, i Donati, Howe) e Libertas Catania (Cavallaro, Di Gregorio, Licciardello e Andrea Longo i primi che vengono in mente). Ma si sa come a fare pronostici spesso si sbaglia e quindi forse è meglio evitare di lanciarsi in difficili previsioni e passare a analizzare la competizione femminile che più interessa l'atletica nostrana, per la possibilità di riproporre l'ennesimo (e penultimo, c'è ancora l'U23 di Cosenza...) atto del duello tra Us Quercia e Gs Valsugana. Nelle precedenti due occasioni stagionali (Top Challenge e Campionato Regionale, per quel che può valere vista la nuova formula) a prevalere sono state le valsuganotte, ma molteplici indizi lasciano intendere che il ristrutturato campo di Lodi (da pochi giorni è stata ultimata anche la copertura della tribuna) potrebbe regalare una significativa rivincita alle lagarine che, pur prive della keniana Jepchumba, sembrano vantare una squadra più competitiva e maggiormente in salute. Gli infortuni di alcune pedine chiave per la nuova formula dei CdS (sopratutto la junior Dallo e la promessa Bizzotto, con in più i problemi che attanagliano l'allieva Marchi) costringono la società di Pergine ad alcuni giochi di prestigio per rispettare le indicazioni federali e nel computo finale tutto ciò si potrebbe trasformare in un leggero ma importante deficit di punti, in un duello che vede la velocità a tinte nettamente gialloverdi (Martina Giovanetti e Doris Tomasini contro Claudia Baggio e Rossella Rigoni), salti in estensione equilibrati nel duplice confronto Zanei - Fabris e mezzofondo più sbilanciato in favore delle valsuganotte, grazie all'apporto dell'ex di turno, la tanzaniana Zakia Mrisho, di Lorenza Canali e Barbara Tava, contrapposte a Veronica Chiusole, Eleonora Berlanda e Cinzia Scarpignato.
Lanci sostanzialmente in equilibrio (Marchi e Saturni da una parte, Basaldella e la ritrovata Irene Raccanelli - che vittoria la sua! Bentornata Irene!!! - dall'altra), ostacoli in leggera salsa valsuganotta (Simionato e Ganassini dovranno vedersela con Costa e Girardi e con l'incognita Fazio Tirrozzo) e salti in altezza decisamente sbilanciati a favore delle fersinesi, con Valeria Marconi soprattutto a recitare un ruolo importante.

Ma come detto, in una classifica che terrà conto non solo dei migliori piazzamenti, ma anche delle "seconde scelte" (definizione pessima, ma che purtroppo rende bene l'idea), il bacino giovanile della Quercia (Menolli, Cestari, Martini, Ceriani, la rientrante Foladori) potrebbe garantire quel qualcosa in più in termini di punteggi obbligatori, per permettere alle gialloverdi di sopravanzare le ormai storiche rivali del GS Valsugana e, perchè no, magari permettere alla società di Carlo Giordani di atterrare su un gradino del podio finale. Difficile? Forse sì, ma non impossibile, per entrambe le società trentine. Se a priori il discorso sembrava chiuso tra Fondiaria Sai e Italgest Milano (l'ex Camelot, per capirci), alla vigilia i giochi sono decisamente più aperti e comprendono imprescindibilmente anche il Cus Bologna (già citate Romagnolo e Balassini, ma anche Costanza), il Cus Cagliari di Grenot, Tommasetti e Bani, e la CaRiRi di Giulia Arcioni e Valentina Anniballi mentre le due favorite della vigilia lamentano un preoccupante calo (finanziario - tradotto in mancata convocazione delle straniere - e fisico) aprendo di fatto la porta agli inserimenti di altre formazioni, Quercia e Valsugana in primis.
Sarà una sfida al cardiopalma, su questo non ci sono dubbi, se non altro perchè le classifiche prenderanno una fisionomia certa solo al termine delle 4x400, quando inizieranno i giochi degli scarti... insomma, una vicenda tutt'altro che intuitiva, ma sicuramente emozionante...

E non vanno dimenticati gli altri alfieri della Quercia, quelli che si stanno preparando ad affrontare l'eterna trasferta di Molfetta per partecipare alla Finale A1: nella scia di Davide Deimichei, il settore maschile della società roveretana avrà la possibilità di completare l'ennesima doppietta, contando sull'apporto, tra gli altri, di Loris Pinter, Mattia Gasperini, Peter Lanziner, Wilson Busienei...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh speriamo che combinino qualcosa di buono a Lodi!
In bocca al lupo!!