venerdì 10 ottobre 2008

Giro al Sas con Baldini, Gharib e Mosop

Ormai Stefano Baldini è un vero amico del Giro al Sas e sembrava impossibile non vederlo al via dell'edizione numero 62 che domani pomeriggio porterà nuovamente le grandi stelle dell'atletica internazionale a risplendere nelle vie e negli scorci più antichi del centro storico di Trento. Sembrava impossibile, si diceva, che l'eroe della maratona di Atene non tornasse ancora all'ombra del Bondone, ora che ha pressochè chiuso i conti con l'aspetto più snervante dell'atletica vissuta da primo della classe, quel continuo e necessario rendiconto da dare agli altri e a se stesso in materia di condizione fisica, obiettivi e, ovviamente, risultati. Con la mente più libera di qualche anno fa, sarà quindi ancora lui l'osservato speciale del sabato pomeriggio trentino agli occhi di un pubblico che non mancherà di donargli un'ulteriore prova di affetto nella speranza che gli intenti del manager Gianni Demadonna di organizzare nell'autunno 2009 proprio a Trento una grande e memorabile festa d'addio per quello che in fondo resta il miglior maratoneta azzurro di tutti i tempi.

Ma al campionissimo emiliano non basterà di certo avere la mente libera per agguantare il quarto successo ai piedi del Nettuno di Piazza Dante: è vero, la regola dei numeri parla in suo favore (le vittorie nel 2002, 2004 e 2006 chiamano l'acuto del 2008) ma a mettergli il bastone tra le ruote ci penseranno due soggetti la cui mente non è libera, tutt'altro, bensì animata da importanti moti di rivalsa. Il marocchino Jouad Gharib ha ancora nella mente la scialba prova offerta nel 2006 in via Belenzani, quando dovette praticamente rinunciare alla roboante sfida tra campione olimpico (Baldini) e campione mondiale (lui stesso) di maratona. Due anni dopo, Gharib è ancora campione del mondo ed in più si è messo al collo l'argento olimpico, ma per cancellare la ferita serve battere sul "suo" terreno il rivale Baldini...e poco conta che quest'ultimo sia ormai alle ultime uscite. E che dire di Moses Mosop, il keniano presentatosi l'anno passato a Trento come vicecampione mondiale di cross (e migliore dei suoi sul tracciato "casalingo" di Mombasa) e capace di conquistare il successo nel 61imo Giro al Sas prima di incorrere in un problematico infortunio al tendine d'Achille che ne ha compromesso l'intera stagione. E proprio a Trento il 23enne keniano (uno che viaggia a 12'54 nei 5000 e 26'49 nei 10 mila metri) cercherà di raddrizzare in extremis la stagione, inseguendo una doppietta che manca da 20 anni, ovvero dal duplice acuto firmato Francesco Panetta nell'87 e '88. Ma erano altri tempi, quando ancora il Giro al Sas non aveva raggiunto i livelli di oggi, grazie al fondamentale apporto di Gianni Demadonna, capace in una dozzina di edizioni di portare in Trentino quasi tutti i più grandi, Bekele e Tergat compresi. Per lo stesso Demadonna il favorito della stracittadina tridentina è proprio Mosop (da quest'anno uscito dalla guida manageriale dell'ex mezzofondista azzurro)...staremo a vedere.
Certo che di fronte a questi palmares impallidiscono le pretese e le aspettative degli altri azzurri, capitanati dal generoso e sempre positivo Stefano La Rosa. Il carabiniere grossetano proverà a confermare il ruolo di migliore dei terrestri già conquistato sabato scorso a Rovereto: a contenderlo ci saranno tra gli altri i finanzieri Andrea Lalli, Cosimo Caliandro e Gabriele de Nard oltre all'intramontabile Ottaviano Andriani, reduce al pari di Baldini della maratona olimpica di Pechino.

Questo per quanto riguarda la gara clou, quella che scatterà alle ore 18.30 e che porterà gli atleti internazionali a completare i 10 giri del più classico tracciato del Giro al Sas, per un totale di 10 mila metri. In precedenza lo spazio sarà tutto riservato alle categorie giovanili marchiate CSI (padrone di via Belenzani e di Piazza Duomo a partire dalle 15,15) e alla prova open Fidal (per junior, senior, amatori e master) in programma alle ore 17.30 con la partecipazione dell'illustre ospite Linus, il deejay amante e amico del podismo che ha risposto di buon grado all'invito degli organizzatori, anche per la possibilità di rivedere gli "amici" del Mezzocorona Calcio che alle 14.45 passeranno a salutarlo sulla strada che li porta a Varese.

Tanti motivi di interesse quindi, tanti motivi per riempire ancora una volta il tracciato di gara, per applaudire giovani e meno giovani, campioni e meno campioni. Tanti motivi per salutare una grande giornata di atletica, per fare bene allo sport.

Il sito del Giro al Sas...

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