Golden Gala: Isinbaeva volo record: 5,03! Silvia Weissteiner pass olimpico; grandi miglioramenti per Yuri Floriani e Lukas Rifesser
Si è dovuto aspettare ben oltre le 23, ma alla fine il record del mondo è arrivato. Non dai 5000 di Tirunesh Dibaba (14'34 ben lontano dal suo 14"11) ma dal salto con l'asta per il ritorno in alta quota di Yelena Isinbaeva che dopo 3 anni è tornata a scavalcare i 5 metri nel salto con l'asta, facendolo nel modo a lei più caro, migliorando il 5,01 iridato di Helsiki e regalando così il ventesimo primato mondiale nella storia dello stadio Olimpico di Roma. Il secondo tentativo è stato quello buono, dopo che la gara era stata vinta a 4,80. Quota 5,03 per un salto pressochè perfetto, ampio tanto da far intuire che questo record avrà vita breve, che ha liberato la gioia della russa di Volgograd, corsa ad abbracciare estatica il suo allenatore Vitaly Petrov, a sua volta commosso pur nell'abitudine di vedere i suoi allievi (Bubka e la stessa Isimbaeva più che Gibilisco) sul tetto del mondo. La gioia e l'esultanza della sfolgorante campionessa hanno chiuso questo buon Golden Gala che in precedenza aveva regalato ottimi riferimenti per gli atleti regionali.
Precedenza all'unico trentino impegnato in pista, Yuri Floriani che nei 3000 siepi ha registrato un importante passo avanti, scendendo fino a 8'28"90 imboccando finalmente la strada giusta dopo qualche anno difficile. Il minimo per Pechino, 8'24"60, è ancora lontano e sembra difficile che il finanziere trentino possa riuscire a raggiungerlo a dieci giorni dalla scadenza dei termini. Chi invece a Pechino ci andrà sicuramente è Silvia Weissteiner che nella notte dell'Olimpico ha trovato le certezze che andava cercando, siglando il primato stagionale in 15'16"80 e cancellando tutti i dubbi sulla sua partecipazione olimpica, messa in discussione dalla tosta bronchite rimediata tra l'estate e la primavera che aveva obbligato la ventinovenne di Racines ad interrompere gli allenamenti per una ventina di giorni.
Molto probabilmente dovrà invece rinunciare all'avventura a cinque cerchi un sorprendente Lukas Rifesser, capace di correre il doppio giro di pista in un inatteso 1'46"12 che lo pone a soli 12 centesimi dal minimo A: forse un simile miglioramento (precedente personale 1'47"5 ritoccato a Milano) meriterebbe un viaggio premio in Cina, considerando che il minimo B era fissato a 1'47. In ogni caso il pusterese ha brillato decisamente più del brissinese Christian Obrist, piuttosto opaco nei 1500 metri chiusi appena sopra i 3'41.
Questo per quanto riguarda i regionali. Il resto del programma ha proposto la solita concreta e costante Elisa Cusma (1'59"60) nel terzo 800 mostruoso della junior keniana Pamela Jelimo, ancora capace di incantare con un sensazionale 1'55 e spiccioli; ha regalato la gioia di Vincenza Calì al personale nel mezzo giro di pista in 23"20 che eguaglia quanto richiesto per andare a Pechino. Ha riproposto un buon Collio (10"28 e 10"29 nei due turni) ed una Micol Cattaneo un pelo appannata (13"16), così come Antonietta di Martino, fermatasi all'1,95 nel giorno della terza vittoria consecutiva in quel di Roma di Blanka Vlasic, non andata oltre i 2 metri per mantenere viva la speranza di conquistare il Jackpot: dopo tre prove la croata resta in lizza con la sola Jelimo per la spartizione dei lingotti d'oro.
Menzione particolare per Tero Pitkaemeki che tornava a Roma 12 mesi dopo la tragedia sfiorata l'anno passato, con il suo giavellotto andato a colpire il saltatore francese Sidri. Il finnico si è ripreso il palcoscenico con una spallata da olrte 87 metri che cancella dalla sua mente tutta l'ansia di un appuntamento difficile da preparare.
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