domenica 29 luglio 2007

Antonio Molinari detta la sua legge nel Giro dei Masi

Non poteva esserci battesimo migliore per il rinnovato Giro dei Masi. La vera e propria gara di casa del Crus Pedersano ha infatti visto nobilitato il suo nuovo tracciato dalla presenza e dalla vittoria dell'ex campione iridato della corsa in montagna Antonio Molinari.

Il camoscio di Civezzano, portacolori dell'Atletica Trento, ha infatti preferito cimentarsi sui ripidi pendii della Destra Adige piuttosto che prendere il via alla seconda prova di campionato italiano in programma nella stessa mattinata odierna sulle Alpi della Val d'Aosta.

E la presenza di Molinari è valsa anche come sicuro test per il tracciato completamente rivisto rispetto al passato: addio ai lunghi tratti su strada carrozzabile, per abbracciare la pace e la tranquillità dei boschi e delle radure che circondano l'abitato di Pedersano fin su a Malga Cimana, sfiorando il bacino del Lago di Cei. Poco meno di dieci chilometri per gli uomini, poco più di sei per le donne: un tracciato che ha richiamato in Vallagarina quasi 140 camosci.

Ma la copertina spetta, come detto, ad Antonio Molinari, indiscusso protagonista della prova conclusa dopo 49 minuti e 54 secondi di gara, unico a scendere sotto il significativo muro dei 50 primi. Alle spalle dell'imprendibile Molinari ha trovato posto il più giovane compagno di squadra Federico Segatta (51'18”) che ha preceduto i due alfieri gialloblu Christian De Pedri, terzo in 52 minuti netti, e Fabrizio Postinghel, quarto in 53'36.

Una buona prova anche per i portacolori del Crus Pedersano, quindi, che hanno onorato al meglio l'impegno organizzativo della società orchestrata da Claudio Pedri: a seguire ecco Gianni Penasa (Atletica Giudicarie Esteriori) ed Andrea Butterini (Atletica Valchiese).

Ha preso invece la via della Rotaliana la prova femminile: a vincere è stata infatti la portacolori della società di Mezzolombardo Susi Viola (Atl. Rotaliana) che col tempo di 41'43 ha saputo precedere con buon margine le due atlete del GS Valsugana Mirella Bergamo (42'22) e Mara Battisti (43'31) mentre ai piedi del podio si piazzavano Lara Bonora (SS Tenno) e Luisa Merz (GS Valsugana).

Tricolore corsa in montagna: sesta Beatrici davani a Iachemet

Si mantengono saldamente in vetta alla classifica a squadre le ragazze dell'Atletica Trento. Nella seconda prova di campionato italiano di corsa in montagna, andata in scena questa mattina sulle assolate montagne valdostane, una concreta prova di squadra ha permesso alle "camosce" trentine di preservare la vetta del ritorno delle colleghe bergamasche. A vincere gara e titolo è stata una brillante Vittoria Salvini, capace di precedere la forestale Maria Grazia Roberti e la graziosa Elisa Desco. A ridosso delle prime posizioni ecco Lorenza Beatrici (nella foto), sesta, e Francesca Iachemet, settima mentre a completare la giornata delle aquilotte ci hanno pensato Romana Verones, 25ima ed Elektra Bonvecchio, 27ima.
Per mantenere la vetta della classifica, l'Atletica Trento, ha dovuto richiedere il contributo della junior Elena Bassetti, dodicesima nella gara che ha confermato l'efficienza sui sentieri tricolori della perginese Anneke Malpaga (GS Valsugana), seconda classificata alle spalle di Clara Faustini come già nella prima prova sul Mortirolo: per l'allieva di Antonio Purin un importante argento.
Meno positiva, in ottica trentina, la prova maschile: il miglior trentino è risultato essere il grestano Daniele Cappelletti, ventinovesimo, mentre Enrico Cozzini (Atletica Trento) ha chiuso 52imo.

sabato 28 luglio 2007

Elisa Zanei ai piedi del podio, Endrizzi d'argento con la staffetta

Spunta la luna sull'orizzonte dell'Euganeo, qualche lampo aiuta ad illuminare la notte padovana, ma sulla pedana del lungo a brillare è Elisa Zanei (GS Valsugana) che sfruttando al meglio il vento favorevole riesce ad atterrare ad un ottimo 6,14 che pur non essendo valido per le statistiche (+2,2 m/s) le permette di conquistare un pregevolissimo quarto posto in un concorso di ottimo livello, regolato dal talento emergente Tania Vincenzino con un 6,50 che ribadisce la misura trovata pochi giorni fa agli europei under 23 di Debrecen.

La serata patavina regala anche l'argento a Francesca Endrizzi che porta sul secondo gradino del podio la staffetta del miglio targata Esercito; è l'ultimo sussulto di un intenso e positivo pomeriggio che ha visto ben figurare anche le astiste nostrane: a vincere è stata la primatista italiana Anna Giordano Bruno a quota 4,30, ma in nona posizione ecco la veterana Maria Carla Bresciani (fiamme Oro, 3,70) davanti a Giulia Benedetti (GS Valsugana, 3,60) e Chiara Zanelli (Atletica Trento, 3,40).
Poco più che discreta anche la prova di Veronica Chiusole (US Quercia) nei 3000 siepi: la roveretana ha sofferto il pesante caldo veneto ma, pur non trovando la giusta agilità di corsa, ha chiuso la fatica in sesta posizione, al limite del 10'52 mentre a vincere era la primatista italiana Elena Romagnolo.

A Padova Silvano Chesani di bronzo

Continua il momento d'oro del saltatore Silvano Chesani. Dopo l'exploit all'Eurojunior di Hengelo, il dicianovvenne trentino è riuscito a ritagliarsi un posticino sul podio dei campionati italiani assoluti, chiudendo in terza posizione alle spalle dei "big" Filippo Campioli e Nicola Ciotti. Per il portacolori dell'Atletica Clarina si tratta della terza medaglia stagionale, dopo l'oro nel triplo e l'argento nell'alto ai campionati juniores: a Padova, nonostante un problema alla caviglia di stacco, Chesani ha valicato quota 2,16, sbagliando di poco i tre tentativi a 2,22; oro a Campioli, 2,26.

Si è fermata in settima posizione la corsa di Claudia Baggio nel mezzo giro di pista: anche oggi, come ieri, il rettilineo dell'Euganeo è stato sferzato da un fastidiosi vento contrario, che ha rallentato l'azione delle sprinter azzurre. Doppietta per Anita Pistone, con la valsuganotta capace di correre in 24"57.

Ci ha provato, Giordano Benedetti (atletica Trento) nella finale degli 800 metri: al termine del primo giro lo junior trentino ha provato a risalire il gruppo, ma nel tratto conclusivo ha finito col pagare lo sforzo. Titolo all'aviere Livio Sciandra in 1'51 davanti a Longo e Bobbato, ottavo Benedetti in 1'54.

Padova Atto II: Claudia Baggio in finale

Il secondo giorno dei campionati italiani assoluti di Padova si apre in chiave trentina con le qualificazioni dei 200 metri donne. Un'atleta per batteria, con Claudia Baggio (GS Valsugana, nella foto) a inaugurare la serie dalla seconda corsia. La vicentina di Rossano Veneto, sostenuta da un nutrito gruppo di fans, chiude in quinta posizione la serie vinta da Giulia Arcioni (24"07) con un buon 24"62 (vento -1.1 m/s), tempo che le vale il ripescaggio per il turno finale in programma nel tardo pomeriggio. Meno bene va a Doris Tomasini (US Quercia): un vento leggermente più fastidioso (-1.4) le concede solo la quarta piazza alle spalle della vincitrice Manuela Grillo: 24"71 ed ingresso in finale mancato per una manciata di centesimi.

venerdì 27 luglio 2007

Berlanda d'argento, sfugge il poker

Troppo pimpante la Silvia Weissteiner di questi tempi. Tanto brillante da sorprendere la recente padrona dei 1500 metri italiani, Eleonora Berlanda (Fiamme Oro, nella foto). Dopo le vittorie degli ultimi tre anni, la poliziotta trentina ha dovuto abdicare in favore della minuta ma caparbia vipitenese, capace di reggere l'elevato ritmo della poliziotta prima di passarla in tromba nel rettilineo finale. Una dimostrazione di freschezza che non potrà che parlare in suo favore, in vista delle selezioni finali della nazionale azzurra per i mondiali di Osaka, appuntamento che a questo punto sfugge definitivamente dall'agenda della Berlanda: 4'15"67 il tempo della ventottenne altoatesina, 4'16"67 per la trentunenne di Tavernaro.
A seguire spunta la siepista piemontese Elena Romagnolo che precede le giovani leve del mezzofondo azzurro: Bongiovanni, Francario e Costanza con la nonesa Federica Dal Rì (Esercito) soltanto nona.

Anche nella gara maschile a trionfare è un allievo di Ruggero Grassi: il carabiniere Christian Obrist che con un perentorio finale ha la meglio sul finanziere Lorenzo Perrone e sul forestale Christian Neunhauserer; buon decimo Francesco Nadalini (GS Valsugana), sempre nel vivo della gara condotta dal rosso di Civezzano sul piede del 3'53".
Positive notizie arrivano dalla pedana del disco, con Giulia Saturni (GS Valsugana) capace di confermare l'ottavo posto di dodici mesi fa (appena sotto i 48 metri) mentre nel giavellotto le terribili teen-ager nostrane si sono gustate una giornata con le "grandi", con annessa indispensabile dose di esperienza: buon 42,83 per Letizia Marchi (GS Valsugana), discreto 40,24 per Roberta Pellegrino (Crus Pedersano) .

In chiusura di serata, Sara Fabris (US Quercia) chiude in 13ima posizione la sua esperienza nel salto triplo con un non memorabile 12,88: vittoria per Magdelin Martinez appena sopra i 14 metri davanti a Simona La Mantia.

Domani la giostra prosegue fino alla conclusione: per l'atletica trentina speranze di medaglia per Yuri Floriani, mentre da tenere sotto controllo saranno i giovani Chesani, Benedetti e Deimichei e le velociste.

Sprint a Padova: Claudia Baggio quinta, Doris Tomasini settima

Continua ad essere il vento il principale protagonista del pomeriggio di Padova. Al momento in cui lo starter ha dato il via alle finali dei 100 la brezza toccava i 3,2 metri al secondo: un autentico muro che ha rallentato l'azione della siciliana Anita Pistone, vincitrice in 11"87 davanti alla sarda Maria Aurora Salvagno e alla spezzina Chiara Gervasi. Poco lontane anche le trentine, appaiate in sesta e settima corsia: il duello è stato vinto da Claudia Baggio (Gs Valsugana) che ha saputo sfruttare la maggior potenza per fermare i cronometri sul tempo di 12"04 per il quinto posto, precedendo di una manciata di centesimi Doris Tomasini (Us Quercia), 12"17 ; tra le due la piemontese Daniela Graglia.

Nel caldo del pomeriggio patavino bene Tomasini, Baggio e Cristelotti

Fa sempre caldo a Padova, i 30 gradi restano una costante in questo pomeriggio di gare che ha proposto i turni eliminatori delle discipline che si svolgono sul rettilineo principale. Molte defezioni e batterie ridotte all'osso che hanno parlato in favore di Doris Tomasini, Claudia Baggio e Cristian Cristelotti (nella foto).
La velocista dell'US Quercia ha chiuso in terza posizione alle spalle di Maria Aurora Salvagno ed Elena Sordelli la prima batteria con un 12"04 rallentato da un sensibile vento contrario (-1,6 m/s); ancora peggio è andata alla portacolori del GS Valsugana, costretta a combattere contro un muro che l'anemometro ha etichettato con un eloquente -3,4: in simili condizioni assume maggior valore il 12"11 staccato dalla vicentina di Rossano Veneto, arresasi soltanto alla leader stagionale Anita Pistone (11"82, al pari della Salvagno).
Entrambe comunque qualificate per la finale, in programma tra poche ore nella speranza che il vento cali.
Lo stesso Cristelotti ha dovuto lottare contro Eolo per disimpegnarsi al meglio sulle barriere alte: il ventiquattrenne del Crus Pedersano ha completato i 110hs in 14"57 (-3,0 m/s) restando costantemente in scia ad Emanuele Abate: il secondo posto vale la finale che non vedrà invece al via Loris Pinter (US Quercia). Per il decatleta alense un 14"79 che è valso il quarto posto nella prima batteria.

Anche le finali hanno risentito del vento: la vittoria è andata al favorito Emanuele Abate in 14"00 (-2,5 m/s) con un Cristelotti che ha guadagnato metri dopo una partenza piuttosto sincopata: per l'iserotto il 14"44 finale vale il settimo posto, mentre a completare il podio salgono Paolo Dal Molin e Andrea Alterio.

Nel primissimo pomeriggio, nessun acuto per Irene Raccanelli (US Quercia), fermatasi ad un discreto 48,98 nel martello: 13ima piazza mentre a vincere era Clarissa Claretti davanti a Silvia Salis e Ester Balassini.

Intanto i giochi proseguono, con i 1500 metri (Nadalini, Berlanda e Dal Rì), giavellotto (Marchi, Pellegrino e Basaldella), disco (Saturni) e triplo (Fabris e Zanei).

Campionati Italiani di Padova: inizio in sordina per i trentini

Onestamente sono pochi i sorrisi dell'Atletica Trentina dopo le prime ore dei campionati italiani di Padova. L'unico davvero ampio è quello dello junior di Sorni di Lavis Giordano Benedetti (Atletica Trento, nella foto), qualificatosi per il turno finale degli 800 metri in programma nella serata di domani. Fresco reduce della campagna euopea di Hengelo, l'allievo di Gianni Benedetti ha chiuso la sua batteria in scia al leader stagionale Livio Sciandra in 1'53"37, guadagnandosi l'accesso alla finale in cui incrocerà le lame con l'altro junior Mario Scapini ed il meglio del panorama italiano: Longo, Rifesser, Bobbato e lo stesso Sciandra.
Meno bene è andata a Francesca Endrizzi (Esercito) e Lorenza Canali (GS Valsugana), fermatesi a ridosso delle prime otto nelle qualificazioni di 400 e 800 metri. La nonesa ha trovato qualche difficoltà di troppo per esprimersi sui suoi livelli stagionali, chiudendo la fatica in 55"10 (quarto tempo in batteria, decimo in assoluto) mentre la lagarina ha dovuto alzare bandiera bianca dopo uno sprint serrato che l'ha vista confrontata con Francesca Bruzzone per l'ultimo posto disponibile (2'10"30 il tempo finale).
Poca fortuna anche per Helga Ganassini (Quercia), fermatasi ad un normale 1'01" e spiccioli nei 400hs: anche la sua avventura tricolore si conclude qui purtroppo.

Nel frattempo continua la marcia di Luisa Costa (GS Valsugana) nell'epthatlon iniziato nella giornata di ieri: avvio con il turbo per la borghigiana che ha trovato il personale nei 100hs (14"81) per poi saltare un buon 1,63 nell'alto. Qualche balbettio nel peso (9,59) superato nei 200 metri (26"51) prima di passare alla seconda giornata con un discreto salto in lungo (5,49 prima di due nulli) e un appannato giavellotto, 28,01. Gli 800 pomeridiani hanno concluso la fatica, resa ancora più ardua dal soffocante caldo patavino, con il termometro costantemente sopra i 30°C: 2'31"48 che aggiunto alle altre gare porta l'allieva di Alberto Faifer in nona posizione, con 4704 punti.

Fortunatamente non mancano ulteriori frecce nella faretra trentina, ed il programme è ancora lungo...