sabato 11 ottobre 2008

Mosop dominatore del Giro al Sas, magica doppietta all'ombra del Nettuno. Battuto Gharib, Lalli risponde alla grande, quarto

Se le promesse della vigilia sembravano annunciare una stellare sfida a tre tra Baldini, Gharib e Mosop, sono bastate poche migliaia di metri per capire come il confronto non avrebbe avuto non solo storia, ma nemmeno motivi di esistere. Troppo forte, troppo determinato, troppo brillante il ventitreenne keniano Moses Mosop per lasciare scampo alla concorrenza. Anche nei primi due giri, con il gruppo ancora compatto, l'impressione era che il vicecampione mondiale di cross del 2007 stesse quasi giocando. Impressione diventata certezza un paio di minuti dopo, quando il vincitore della passata edizione si è portato alla testa del gruppetto staccando progressivamente di ruota tutti gli avversari. L'ultimo a mollare la presa è stato proprio il marocchino Jouad Gharib che ha tentato in tutti in modi di tenere il passo dello scatenato Mosop ma senza fortuna, anzi: già prima di metà gara il keniano aveva preso il largo, concludendo la cavalcata solitaria con un roboante ultimo mille in 2'38 per siglare il nuovo record del Giro al Sas, versione classica: 28'29 e tanti saluti a tutti, guai tendinei compresi.

Evidentemente il lungo stop di questo 2008 ha restituito un atleta determinato come non mai, voglioso di bissare il successo dello scorso anno per scacciare gli infortuni di questo ultimo periodo ("Sono venuto qui per vincere, volevo a tutti i costi dare un segnale che ho risolto i miei problemi, prima di pensare alle corse campestri e, per la prossima primavera, a buoni tempi sui 10.000. Non faccio previsioni, non mi piace: dico solo che vorrò mettermi in mostra. Non capita tutti i giorni di vincere per due volte di fila a Trento? - l'ultimo fu Panetta nell'87 e '88 - Bene, vorrà dire che proverò a fare tripletta."). Una determinazione evidente, palese, così come la bellezza e la leggerezza della sua azione, inno migliore per una gara vibrante, seppur dominata. Un 62imo Giro al Sas tutt'altro che banale ("Mosop mi ha rovinato un po' i piani...speravo in una gara più combattutta ma lui è stato troppo forte" dirà la guida del comitato organizzatore Gianni Demadonna), che ha vissuto sì delle prodezze dello stesso keniano, ma anche della grinta di Jouad Gharib, dell'attenzione di Toniok, a sua volta keniano e terzo piazzato, dell'entusiasmante progressione di un ottimo Andrea Lalli, fermatasi ai piedi del podio, del duello finale tra gli esperti Gabriele De Nard e Stefano Baldini, finiti in quest'ordine alle spalle del rosso talento abruzzese. Poi ancora Sigei, Aliwa, Chatbi, Stefano La Rosa, Fabio Mascheroni e Cosimo Caliandro.

Ecco, se Mosop è stato il grande protagonista, Lalli è stata la più gradita sorpresa. Non perchè non abbia già dato dimostrazione delle sue capacità, ma perchè al termine di questo 2008 era difficile ipotizzare una sua performace tanto brillante e convincente. Bene, anzi, benissimo: se il cammino di avvicinamento verso la stagione dei cross parte da questi presupposti, non resta che aspettare i primi impegni (il finanziere allievo di Luciano di Pardo diserterà le prove italiane, per preparare gli europei di Bruxelles con un paio di appuntamenti tra Germania e Spagna) per assistere alla definitiva consacrazione di quello che, nei piani degli addetti ai lavori, è il miglior candidato alla successione di Stefano Baldini. Eh sì, perchè anche il re di Olimpia si vede costretto ad abdicare; il tempo passa per tutti ed il campionissimo emiliano è troppo onesto con se stesso per nasconderlo. Al termine del suo Giro al Sas Baldini si è dato una sufficienza abbondante, nella consapevolezza di avere ormai poche cartucce da sparare al cospetto di atleti più giovani o più integri, ma anche di aver raggiunto quella fase della carriera in cui si può permettere di pensare quasi esclusivamente a divertirsi, senza lo stress della caccia spasmodica al risultato. E la promessa di tornare tra 12 mesi, per l'addio definitivo, vale quasi quanto una vittoria.
Lalli e Baldini, futuro e passato. Il presente è ancora terra di conquista, visto che il mezzofondo azzurro sta lentamente costruendosi un avvenire e nella fase di passaggio c'è ancora spazio per un pimpante Gabriele De Nard, sempre presente, sempre positivo, ad un mese dai primi cross. Più in difficoltà rispetto alla settimana scorsa è apparso Stefano La Rosa, ma per lui il discorso è diverso, visto la nota minor compatibilità con i cross ed il maggior feeling con la pista: per il grossetano sono tutti chilometri utili per il futuro...

Alla fine dei conti è stata una grande, grandissima festa. Il centro storico affollato di gente ha dato quel tocco di fascino ad una delle più classiche stracittadine del calendario nazionale. Gianni Demadonna ed il suo gruppo hanno fatto nuovamente centro, cogliendo l'attimo di invitare il dj Linus, capace di portare entusiasmo anche alla partecipata gara open che ha di fatto aperto la strada alla sfida dei big, ma anche allestendo un grande spettacolo di contorno, con tutte le miss ai posti giusti, maxischermo e schermi lungo il percorso. Insomma, un vero gioiello di manifestazione, da tenere stretta, quasi da coccolare perchè in fondo questi momenti fanno bene a tutti. Anche ad eventuali commercianti miopi...

Le classifiche...


Nella foto di Daniele Mosna l'arrivo vittorioso di Moses Mosop nella scorsa edizione del Giro al Sas

Campionati Cadetti all'Olimpico, il Trentino sorride grazie al martello di bronzo di Bettina

Datemi un martello che lo...lancerò lontano!
Arriva dalla pedana del lancio del martello la prima grande soddisfazione per la qualificata formazione trentina che ha preso la via dello Stadio Olimpico di Roma per andare alla caccia dei titoli italiani cadetti (under 16) in una interessantissima 3 giorni di gare, dense di importanti argomenti e spunti. Certo, a quest'età l'agonismo e la smaniosa caccia del risultato dovrebbero rivestire aspetti ancora secondari rispetto alla ricerca del giusto inquadramento tecnico e del divertimento, ma quando si parla di medaglie tricolori...beh, anche i più piccoli riescono ad imitare i proverbiali occhi della tigre ammirati poche settimana fa in televisione, sulle frequenze olimpiche di Pechino.

E già nel primo giorno di gare gli spunti non sono mancati (su tutti l'1,81 nell'alto della pordenonese Alessia Trost, cadetta/donna da 1,88 centimentri di altezza), compresi importanti riferimenti per la truppa trentina, capace di mettere le mani sulla prima medaglia grazie al martello di Elisabetta Broseghini, lanciatrice pinetana del GS Valsugana per nulla intimorita dalla cornice del Foro Italico (sua maestà calcio ha obbligato i lanciatori ad emigrare nei vicini impianti, Stadio dei Marmi e Farnesina per non deturpare il fondo dell'Olimpico) e capace di raggiungere il nuovo personale con un ottimo 48,28 che migliora di quasi due metri il suo record regionale di categoria, al termine di un concorso che, a parte i due nulli, l'ha sempre vista al di sopra del suo precedente personale. Di lei i tecnici dicono un gran bene, soprattutto per le qualità coordinative che per ora supportano un fisico non ancora del tutto sviluppato; insomma...le basi sono ottime, come deve essere a questa età, la voglia di migliorare e l'entusiasmo non le mancano, quindi non resta che aspettare che cresca ulteriormente, senza forzature. Nell'attesa si coccola la medaglia di bronzo (la lombarda Rizzi 52,07; la piemontese Massobrio 49,33) che segue l'oro conquistato 3 anni fa da Giorgia Nave in quel di Bisceglie, seppur con misure decisamente minori, anche a causa delle difficili condizioni meteo della rassegna pugliese.

Un altro talentino che stuzzica già l'attenzione è Marco Lorenzi, suo compagno di colori, seguito da un personaggio niente male come Walter Groff. Il giovane perginese si è messo in mostra nei 300 metri sin da inizio stagione e nella mattinata di ieri ha centrato la qualificazione alla finale con il terzo tempo assoluto: 36"75 con un margine di circa mezzo secondo sul personale siglato una ventina di giorni fa a Lignano Sabbiadoro (36"27); se le condizioni saranno buone tutto lascia intuire che in finale possa limare ancora qualcosina, magari cercando di avvicinare nuovamente la barriera dei 36 secondi. Sulla stessa distanza, ma al femminile, buona prova anche per la terza valsuganotta di giornata, Chiara Baldi che in batteria ha sfiorato il primato personale (46"66 a 11 centesimi dal suo 46"55) garantendosi l'ultimo posto di accesso alla Finale B (dal 9° al 16° posto). Non eccezionali i due ostacolisti di giornata Elide Delaiti (Clarina, 52"08) e Fabrizio Vaia (US Cermis, 47"34) impegnati nei 300 hs, così come i lunghisti targati Clarina (davvero corposo il nucleo della società della coppia Tavernini/Merz che si confermano ancora una volta veri e propri talent scout): Anna Bettinazzi (4,91) un po' meglio di Giacomo Dal Sasso (5,35) mentre davvero positivo è stato l'1,59 nell'alto di Anna Cavazzani (ok, la Trost è di un altro pianeta...ma anche di fisico) che è valso il sesto posto finale. La squalifica della marciatrice Ilaria Reggiani e il vuoto assoluto nel martello maschile non hanno penalizzato troppo la formazione trentina che al termine della prima giornata si è piazzata in 13ima posizione, già un mezzo successo in attesa dei punti pesanti dello stesso Lorenzi, di Irene Baldessari (pentathlon), Eugen Mancas (triplo) e David Niketic (alto).

Ed eventuali benvenute sorprese...

Tutti i risultati dall'Olimpico...

venerdì 10 ottobre 2008

Giro al Sas con Baldini, Gharib e Mosop

Ormai Stefano Baldini è un vero amico del Giro al Sas e sembrava impossibile non vederlo al via dell'edizione numero 62 che domani pomeriggio porterà nuovamente le grandi stelle dell'atletica internazionale a risplendere nelle vie e negli scorci più antichi del centro storico di Trento. Sembrava impossibile, si diceva, che l'eroe della maratona di Atene non tornasse ancora all'ombra del Bondone, ora che ha pressochè chiuso i conti con l'aspetto più snervante dell'atletica vissuta da primo della classe, quel continuo e necessario rendiconto da dare agli altri e a se stesso in materia di condizione fisica, obiettivi e, ovviamente, risultati. Con la mente più libera di qualche anno fa, sarà quindi ancora lui l'osservato speciale del sabato pomeriggio trentino agli occhi di un pubblico che non mancherà di donargli un'ulteriore prova di affetto nella speranza che gli intenti del manager Gianni Demadonna di organizzare nell'autunno 2009 proprio a Trento una grande e memorabile festa d'addio per quello che in fondo resta il miglior maratoneta azzurro di tutti i tempi.

Ma al campionissimo emiliano non basterà di certo avere la mente libera per agguantare il quarto successo ai piedi del Nettuno di Piazza Dante: è vero, la regola dei numeri parla in suo favore (le vittorie nel 2002, 2004 e 2006 chiamano l'acuto del 2008) ma a mettergli il bastone tra le ruote ci penseranno due soggetti la cui mente non è libera, tutt'altro, bensì animata da importanti moti di rivalsa. Il marocchino Jouad Gharib ha ancora nella mente la scialba prova offerta nel 2006 in via Belenzani, quando dovette praticamente rinunciare alla roboante sfida tra campione olimpico (Baldini) e campione mondiale (lui stesso) di maratona. Due anni dopo, Gharib è ancora campione del mondo ed in più si è messo al collo l'argento olimpico, ma per cancellare la ferita serve battere sul "suo" terreno il rivale Baldini...e poco conta che quest'ultimo sia ormai alle ultime uscite. E che dire di Moses Mosop, il keniano presentatosi l'anno passato a Trento come vicecampione mondiale di cross (e migliore dei suoi sul tracciato "casalingo" di Mombasa) e capace di conquistare il successo nel 61imo Giro al Sas prima di incorrere in un problematico infortunio al tendine d'Achille che ne ha compromesso l'intera stagione. E proprio a Trento il 23enne keniano (uno che viaggia a 12'54 nei 5000 e 26'49 nei 10 mila metri) cercherà di raddrizzare in extremis la stagione, inseguendo una doppietta che manca da 20 anni, ovvero dal duplice acuto firmato Francesco Panetta nell'87 e '88. Ma erano altri tempi, quando ancora il Giro al Sas non aveva raggiunto i livelli di oggi, grazie al fondamentale apporto di Gianni Demadonna, capace in una dozzina di edizioni di portare in Trentino quasi tutti i più grandi, Bekele e Tergat compresi. Per lo stesso Demadonna il favorito della stracittadina tridentina è proprio Mosop (da quest'anno uscito dalla guida manageriale dell'ex mezzofondista azzurro)...staremo a vedere.
Certo che di fronte a questi palmares impallidiscono le pretese e le aspettative degli altri azzurri, capitanati dal generoso e sempre positivo Stefano La Rosa. Il carabiniere grossetano proverà a confermare il ruolo di migliore dei terrestri già conquistato sabato scorso a Rovereto: a contenderlo ci saranno tra gli altri i finanzieri Andrea Lalli, Cosimo Caliandro e Gabriele de Nard oltre all'intramontabile Ottaviano Andriani, reduce al pari di Baldini della maratona olimpica di Pechino.

Questo per quanto riguarda la gara clou, quella che scatterà alle ore 18.30 e che porterà gli atleti internazionali a completare i 10 giri del più classico tracciato del Giro al Sas, per un totale di 10 mila metri. In precedenza lo spazio sarà tutto riservato alle categorie giovanili marchiate CSI (padrone di via Belenzani e di Piazza Duomo a partire dalle 15,15) e alla prova open Fidal (per junior, senior, amatori e master) in programma alle ore 17.30 con la partecipazione dell'illustre ospite Linus, il deejay amante e amico del podismo che ha risposto di buon grado all'invito degli organizzatori, anche per la possibilità di rivedere gli "amici" del Mezzocorona Calcio che alle 14.45 passeranno a salutarlo sulla strada che li porta a Varese.

Tanti motivi di interesse quindi, tanti motivi per riempire ancora una volta il tracciato di gara, per applaudire giovani e meno giovani, campioni e meno campioni. Tanti motivi per salutare una grande giornata di atletica, per fare bene allo sport.

Il sito del Giro al Sas...

domenica 5 ottobre 2008

Tricolori Allievi: Letizia Marchi si conferma sul gradino più alto

Missione compiuta per Letizia Marchi ai Campionati Italiani Allievi in corso di svolgimento dal pomeriggio di ieri a Rieti. La giavellottista diciassettenne del Gs Valsugana si presentava in pedana con gli ovvi favori del pronostico, ma anche con problemi fisici di non poco conto che coinvolgevano tanto il braccio di lancio quanto il quadricipite della gamba destra. L'avvio di gara, oltretutto bagnato dalla notevole pioggia caduta sul Guidobaldi, non è stato sicuramente dei più agevoli, con un lancio a "solo" 38 metri e poco più. Necessario trovare qualche cosa in più, puntualmente arrivato al secondo tentativo: 44,73 e, statistiche alla mano, titolo messo praticamente in cassaforte. Per risparmiare energie la giovane valsuganotta ha quindi deciso di rinunciare ai tre lanci successivi per dar fuoco alle polveri residue nel turno finale, chiudendo il concorso con un onesto 42,91 che sarebbe comunque valso il successo, ai danni della milanese Sara Jemai e della venostana Christiane Holzner.
Il successo della Marchi era senz'altro atteso, come attese erano le buone prestazioni di Silvia Baitella (Gs Valsugana), decima nel peso con il nuovo personale di 10,44 e di Valentina Menolli nei 100 metri: la velocista della Quercia ha prima guadagnato l'accesso alla finale B equagliando il proprio personale (12"67) per poi chiudere in quinta posizione (13ima in generale) con un buon 12"75 nonostante pioggia e vento contrario. Personale, anche se per un solo centesimo, per l'ostacolista noneso Fabiano Cibien autore di un promettente 56"89 mentre più difficile si è rivelato il 1500 metri per il covalliggiano Mauro Agosti (4'18" e spiccioli, lontano dalla testa della gara). Pochi sorrisi anche per la grintosa e giovane querciaiola Valeria Cestari, a mal partito sugli ostacoli bassi al termine di una stagione però oltremodo positiva: per lei insieme alla stessa Menolli, Francesca Martini e Sonia Cristoforetti è arrivata anche la possibilità di cimentarsi nella staffetta veloce: 51"93, vabbè, nei mesi precedenti erano riuscite a fare di meglio.

Nelle giornate successive le soddisfazioni migliori sono arrivate dal mezzofondo prolungato, soprattutto grazie ad un ottimo Paolo Ruatti, capace di chiudere prima in quinta posizione i 3000 metri (8'46"71) per poi sfiorare il podio nei 2000 siepi la mattinata successiva. Il solandro allievo di Pierino Endrizzi ha conquistato la quarta piazza (6'17"52) in una gara che ha messo in mostra molto Trentino, basta tener conto del settimo posto di Andrea Debiasi (6'20"70) e dell'ottavo di Federico Vaglia (6'21"66), vincitore della serie B. Per tutti il ritorno da Rieti è condito dalla soddisfazione di aver migliorato i rispettivi personali in gara, nonostante la pioggia ed il freddo che li ha accompagnati in questa tre giorni conclusiva della stagione.

Gioia per il doppio personale anche per Marsel Cavagna, piazzatosi a ridosso delle prime 10 posizioni tanto nei 100 metri che nei 200 metri: 11"26 il nuovo limite sullo sprint puro, mentre il mezzo giro di pista ha battezzato il portacolori del Crus Pedersano con 22"53. A raggiungere una distanza mai toccata in precedenza ci ha pensato stamattina Miriam Broseghini nel lancio del disco (31,17), chiudendo in scia alla compagna di squadra Letizia Marchi (31,37) con Noemi Pizzini piuttosto lontana e forse demotivata dalla grigia prova trovata nel pomeriggio di sabato nella pedana del martello. Un piccolo centesimo è invece stato sufficiente per regalare la soddisfazione del personale all'ostacolista noneso Fabiano Cibien (56"89), altro allievo che va inserito nel novero dei più positivi sulla pista del Guidobaldi. Le controprestazioni non sono mancate, come forse è inevitabile in un mese di ottobre che conclude una stagione davvero lunghissima, per molti cominciata già ad aprile ed intensa di appuntamenti, anche a livello assoluto.

Ed ora le meritate vacanze...

Tutti i risultati sono disponibili sul sito federale.

sabato 4 ottobre 2008

Giro di Rovereto: Gemechu Lilesa sorprende tutti

Alla faccia dei diciotto anni! Sabato pomeriggio il giovane etiope Gemechu Lilesa non si è certo fatto troppi problemi reverenziali alla sua prima partecipazione al Giro di Rovereto, anzi, poco dopo metà gara ha deciso che era ora di dare una frustata e ha salutato la compagnia di Mark Bett, vincitore su queste strade nell'edizione del 1997, involandosi verso una vittoria solitaria, la prima per un etiope. Ha convinto su tutti i fronti, lo junior africano: sia per la personalità, sia per l'azione di corsa e poco conta che fino alla vigilia era quasi sconosciuto, se non per il fresco terzo posto alla mezza maratona di Udine disputata domenica mattina. Lungo i 9600 metri disegnati attorno al centro storico di Rovereto (a proposito...i commercianti si sono lamentati per la presenza del Giro, ma siamo sicuri che altrimenti ci sarebbe stata tanta gente sul Corso con quelle temperature?) Lilesa ha dimostrato semplicemente di essere il più forte, sorprendendo, è il caso di dirlo, la folta pattuglia keniana che oltre al già citato Bett, poteva contare anche su Isaac Tanui e Richard Sigei, classificatisi secondo l'esatto ordine davanti anche all'ugandese Moses Aliwa e al toscano Stefano La Rosa, sicuramente positivo nonostante in un periodo di forma non particolarmente brillante. In fondo i pensieri del carabiniere grossetano sono rivolti soprattutto all'inverno, con la parentesi del cross e soprattutto con i campionati europei indoor di Torino, quando ci saranno da sfatare alcuni tabù, sia verso gli stessi impianti al coperto, sia verso il cronometro. Ma nel frattempo il ventitreenne si presenterà anche sabato al via del Giro al Sas, l'altra grande kermesse trentina che da oltre 60 anni va a braccetto con il Giro Podistico di Rovereto, ultima fatica della solita intensissima stagione organizzativa dell'US Quercia Trentingrana.
Tornando alla gara, da segnalare anche l'ottimo decimo posto dell'altoatesino Hannes Rungger, capace di lasciarsi alle spalle personaggi quotati del calibro di Giovanni Ruggero, Marco Salami e Merhium Crespi.
Nella prova femminile che ha aperto il trittico di gare, agevole e scontato successo per Eleonora Berlanda mentre tra i master sono stati i colori della Quercia ad avere la meglio, grazie all'opera di Paolo Bertazzoli.

Tutte le classifiche sono disponibili sul sito dell'Us Quercia...

giovedì 2 ottobre 2008

Aggiornamento Graduatorie

Sono state finalmente aggiornate le graduatorie trentine con un ritardo dovuto soprattutto all'inserimento dei campionati regionali allievi.
Le liste odierne possono essere considerate definitive per quanto riguarda le categorie junior, promesse e senior visto che la loro stagione è pressochè conclusa, prendendo atto che nè US Quercia nè Gs Valsugana intendono prendere parte alla finale argento dei CdS Under 23 in programma a Cosenza. Possibili di variazioni invece le graduatorie Allievi/e: da domani e fino a domenica a Rieti si svolgeranno i campionati italiani di categoria e quindi è quasi auspicabile che qualcosa cambi nelle liste stagionali per i 15 atleti trentini impegnati in terra sabina.

In attesa quindi di un ulteriore aggiornamento...buona consultazione e se ci fossero imprecisioni o mancanze non mancate di segnalare il tutto.

Ps. A breve saranno pubblicate anche alcune foto di Lodi, non tante per la verità...ma qualcuna sì.