Pechino, primi giorni tra ambientamento e shopping. Intanto entra in scena l'atletica
In attesa di assaggiare l'atmosfera del villaggio olimpico, Martina Giovanetti sta piano piano adattandosi al fuso orario e dopo la prima giornata passata a riprendersi dal lungo viaggio, ieri si è ritagliata il tempo per mettere il naso al di fuori della comoda cornice della Beijing Sport University, quartier generale della pattuglia azzurra. Veloce uscita per concedersi un po' di shopping con la compagna di squadra, stanza e staffetta Manuela Grillo, per riscoprire una Pechino decisamente diversa rispetto a quella incontrata due anni fa in occasione dei campionati del mondo juniores: diversa sia nella cura dei particolari che nel clima, agevolato anche dalla pioggia caduta in questi giorni. E il cibo..."Per fortuna alla Beijing University c'è Giovanni, il cuoco solitamente di stanza a Formia che non ci fa sentire la mancanza della cucina italiana!"
Tutto procede al meglio quindi nella lontana Cina, anche l'irrinunciabile rito di iniziazione che ha coinvolto la velocista di Mattarello: immancabile taglio di capelli ed improbabile shampoo per battezzare l'esordio nella nazionale maggiore. Un esordio addirittura olimpico.
In attesa dell'allenamento pomeridiano, oggi Martina ha fatto una capatina al Bird Nest Stadium per seguire le prove dei primi azzurri, chiamati in gara ad aprire le danze in questa prima giornata dedicata all'atletica leggera. Mattinata di qualificazioni, con gli immancabili sorrisi e rimpianti. Il più pesante è forse quello di Marco Lingua che non è riuscito ad andare oltre a tre nulli nel lancio del martello: sfuma la possibile qualificazione, così come per il capitano azzurro Nicola Vizzoni, fermo a 75,01: al passaggio del turno mancava ancora una trentina di centimetri. Brillante invece Elisa Cusma, capace di un ottimo 2'00"24 mattutino negli 800 metri: quinto posto nella batteria più intrigata e quarto tempo di ripescaggio (in 5 sotto i 2 minuti: Mutola, Okoro, Klocova, Lewis e Busienei) in vista delle semifinali, vero banco di prova per la ventisettene emiliana.
In precedenza, di prima mattina, i 100 metri avevano fatto staccare le prime scintille nel duello tra i titani della velocità. Nessun tempo eccezionale (il migliore l'inglese Tyrone Edgar in 10"13) con Asafa Powell interprete di 10"16 davanti al 10"20 del connazionale Usain Bolt e del 10"22 di Tyson Gay. Semaforo verde per Simone Collio che passa il turno con un agevole 10"32 (terzo nella batteria vinta dal trinidegno Richard Thompson) mentre Fabio Cerutti non è andato oltre il 10"45 (proprio accanto a Bolt), troppo poco per accedere al turno successivo. Nel primo pomeriggio italiano gli uomini jet torneranno comunque in pista, così come Christian Obrist chiamato ad un difficile primo turno nei 1500 metri (il brissinese sarà nella quarta ed ultima batteria; il milanese di Serbia Goran Nava nella seconda), Elena Romagnolo, impegnata nel primo turno dei 3000 siepi e Magdelin Martinez, chiamata in pedana nella qualificazione del salto triplo.
Nella foto in alto, Martina Giovanetti tra Pierino Endrizzi, responsabile del settore mezzofondo azzurro, e Giuliana Aor, tecnico della tuffatrice di VillaMontagna Francesca Dallapè. Un terzetto di trentini a Pechino.
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