Retrospettiva d'agosto: si rivedono i velocisti, Agnes continua a volare
Mese d'agosto, mese di vacanza? Neanche per sogno ed ecco quindi che appena superato il Ferragosto l'atletica trentina si è ritrovata in pista per un doppio appuntamento "in quota". Tra Cavalese e Cles si sono rivisti all'opera quasi tutti gli atleti trentini, a cominciare dal terzetto veloce targato Quercia. In Val di Fiemme i riferimenti cronometrici sono stati penalizzati dal sistema manuale, adottato per rimediare a qualche problema di troppo del fotofinish: più dei tempi valgono quindi i piazzamenti, con Doris Tomasini superata sul filo di lana dall'omonima austriaca Roeling: 11"7 per entrambe, superando Gaia Biella (12"1) e la rientrante Martina Giovanetti (12"2), di nuovo ai blocchi dopo tre mesi di sosta ai box.
La Tomasini si è poi ripetuta pochi giorni dopo a Cles: temperatura più rigida, ma tempi tutto sommato simili: 11"91 per superare nuovamente la Biella a Rita De Cesaris. L'appuntamento noneso ha rivisto in pista anche Davide Deimichei: il confronto con l'azzurro Giovanni Tomasicchio era difficile, ma lo junior alense ha comunque risposto in maniera positiva con un 10"84 che è valso il secondo posto alle spalle dello stesso Tomasicchio (10"53).
Soprattutto il Melinda ha fornito pane per i denti dei mezzofondisti: 1500 tinti d'azzurro con Lukas Rifesser a fare la voce grossa in campo maschile fino a chiudere la propria fatica in 3'45"74 davanti al lombardo Goran Nava e al "rosso" del GS Valsugana Francesco Nadalini, autore di un buon 3'48 e poco più. Dietro, quinto posto per il poliziotto Simone Gariboldi, chiamato a precedere Peter Lanziner (US Quercia).
La gara femminile ha invece visto la trentina Eleonora Berlanda arrendersi nuovamente di fronte alle "terribili vipitenesi". Dopo Silvia Weissteiner è toccato a Agnes Tschurtschenthaler mettere i bastoni tra le ruote della poliziotta trentunenne: un finale davvero tonico ha permesso alla pusterese di fermare i cronometri sul 4'17"94, due secondi in meno rispetto alla Berlanda mentre i giochi per la terza piazza favorivano la compagna di società Micaela Bonessi.
Ha saputo sfruttare al meglio l'impegno casalingo la clesiana Francesca Endrizzi: con la mente ancora divisa tra 400 e 800 la ventiquattrenne dell'Esercito ha corsa da protagonista il giro della morte che l'ha vista vincitrice in un buon 54"90 davanti a Gaia Biella e alla rumena Ripanu.
Replay della sfida tricolore nella pedana del peso: Marco Dodoni è riuscito a vendicare la sconfitta patavina costringendo il poliziotto Paolo Capponi alla piazza d'onore: 18,05 a 17,89 il verdetto definitivo. Dall'altra parte del campo a brillare era invece l'azzurro della junior Serena Capponcelli: le sue qualità non si discutono, così come l'1,78 saltato a Cles: vittoria ampia, mentre dietro le "nostre" Francesca Zanella (Clarina) e Melissa Candioli (Quercia) si fermavano ad un buon 1,60.
Salti in estensione in dialetto veneto: nel lungo il padovano Mattia Nuara ha saputo bissare il successo di Cavalese con un buon 7,50 davanti alla coppia targata Clarina Luca Pedron (6,89) e Silvano Chesani (6,82) con l'allievo Giacomo Fait (Crus Pedersano) autore di un interessante 6,46. Il triplo femminile ha invece visto prevalere la vicentina Giovanna Franzon: 12,53 non fantascientifico, ma sufficiente per superare Francesca Carlotto, Francesca Cortellazzo e la perginese Elisa Zanei (GS Valsugana, 12,38).
Ora sotto con i campionati regionali: sabato e domenica tutti in pista ad Arco.
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