lunedì 18 maggio 2009

Prima fase dei Societari: Athletic Club in fuga, Quercia ok

Ventiquattro ore dopo, si torna in pista. C'è da completare il programma, in un pomeriggio davvero caldo al limite dell'estivo, con solo qualche folata di vento di troppo a guastare le cose: soprattutto per le statistiche, perchè per i societari, in fondo, è tutta manna dal cielo. E non va negato come qualcuno da tempo insistesse per fare in modo che le prove "istituzionali" trovassero casa al campo scuola di via Maccani: evidentemente un motivo c'era. Vento forte dunque, talvolta persino oltre i 4 metri al secondo. Ma in fondo i risultati più interessanti di questo secondo pomeriggio non hanno risentito del contributo di Eolo, anzi: tanto il 7,33 che ha regalato in chiusura di concorso il nuovo personale a Pierluigi Putzu (Athletic Club), quanto (ovviamente) il 2'12 e spiccioli negli 800 metri dell'allieva Irene Baldessari risultano belli e puliti per le statistiche. Il lunghista bolzanino da un paio di anni è abituato a regalare continui piccoli miglioramenti e il risultato di Trento non ha fatto che mettere la proverbiale cigliegina sulla torta in un concorso condotto costantemente a misure di ottimo livello.

Il tempo della Baldessari invece rappresenta una nuova conferma del potenziale a disposizione della biondina di Vezzano: qualcuno sussurra che già nelle prossime settimane possa migliorare ulteriormente, staremo a vedere. Una cosa è certa: alle prime uscite da allieva dimostra un'autorevolezza davvero di primo livello, conducendo in solitaria l'intera gara cedendo solo nel finale al ritorno dell'esperta Tina Paolino.

Nel lungo femminile, duello all'arma bianca tra la perginese del Valsugana Elisa Zanei e la pisana della Quercia Martina Boldrini: entrambe planano a 5,98 (ventoso il salto della toscana) ma la prima strappa il successo per una miglior seconda misura. Alle loro spalle bene tutte le atlete, da Luisa Costa a Lara Pastrello, passando per la junior Tosca Tavernini (5,49). Pochi sussulti nel salto con l'asta femminile con Giulia Benedetti ed Elena Ranocchi appaiate a quota 3,30, mentre contemporaneamente nel salto in alto Loris Pinter andava vicinissimo a superare l'asticella a 2,11. Questione di millimetri, per l'alense resta comunque il 2,01 della vittoria su Eugen Mancas (1,90).

Le due prove veloci dei 200 metri hanno regalato successi in salsa gialloverde grazie ad una buona Doris Tomasini (24"42 ; + 1,4 m/s) e ad un Davide Deimichei di poco meno brillante rispetto a quello di ventiquattro ore prima (21"42; + 2,4 m/s) mentre gli ostacoli bassi hanno permesso di rivedere all'opera il pusterese Markus Crepaz (53"90) e l'ennesimo duello tra Elisa Girardi (63"45) ed Helga Ganassini (63"68). Il resto del mezzofondo è vissuto sul confronto tutto africano tra Wagne e Mwera Chegere nel duplice giro di pista: a spuntarla è stato il senegalese dell'Athletic Club (1'50) mentre la "volata del gruppo" è stata regolata dal debuttante Francesco Nadalini (1'55). Nei 5000 metri, monologo per Wilson Busienei (14'44) con Marco Spada secondo in 14'54 e pregevole allungo della junior pusterese Deborah Agreiter al femminile in una prova conclusa sul piede dei 18'09.

Spazio quindi ai lanci, con il 52 metri abbondante di Davide Comunello nel martello ed un concorso del disco femminile regolato da Lucia Leonardi con un lancio da 37,91 metri mentre sull'altro lato del campo il getto del peso viveva del confronto tra il venostano Karl Telser (14,58) e l'irriducibile Viktor Gabrielli (14,10); confronto a due anche nel giavellotto, dove la veneziana Cristina Basaldella ha avuto la meglio sulla lucchese Serena Paoli, neo acquisto valsuganotto: 42,58 a 40,28.

E così si è chiusa la prima fase regionale: i responsi parziali vedono la fuga inarrestabile dell'Athletic Club Bolzano nella classifica maschile, mentre al femminile le gialloverdi della Quercia conducono con un migliaio di punti di vantaggio sulle avversarie del Valsugana. Ma non si è che a metà dell'opera....intanto già si pensa al Top Club Challenge del prossimo fine settimana....

domenica 17 maggio 2009

CdS - La prima fase trentina, volano i giovani

Già i primi numeri, quelli della partecipazione, fanno sorridere: molti, per non dire quasi tutti, gli atleti trentini e non che hanno risposto presente all'appello delle rispettive società per la prima fase dei Campionati di Società, ospitati nella cornice del Campo Scuola di via Maccani a Trento. Un sorriso che va ampiandosi ancor di più quando i numeri delle presenze lasciano spazio a quelli ben più importanti di cronometro e corda metrica, visto che i rispettivi responsi sono stati, in genere, di ottima qualità e per di più lo sono stati praticamente su tutti i fronti. Ma andiamo con ordine.

Velocità - Per una volta vale la pena partire dalla prova più lunga del settore, i 400 metri. Una precedenza doverosa, visto che il "giro della morte" in salsa maschile ha proposto risultati di grande valore e importantissimi addirittura per i primi 4 piazzati. C'è tutto nel 400 trentino, l'esperto e quotato africano, il giovane keniano bianco dei Sorni ed una coppia di ancor più giovani perginesi che nel giro di 50 secondi scarsi hanno saputo sgretolare i propri limiti personali. I nomi? Presto detti, con tanto di numeri: vittoria con 47"72 per Abdulayer Wagne (Athletic Club), piazza d'onore per Giordano Benedetti, tornato a vestire i colori dell'Atletica Trento per il debutto stagionale, subito positivo con 48"63 (PB 48"52) nonostante un inverno ed una primavera assolutamente travagliati e zeppi di problemi fisici e di salute. Ed ancora, strappa sorrisi e complimenti l'ostacolista perginese Loris Eccher (Gs Valsugana), junior che sembra finalmente aver trovato la strada giusta per raggiungere il salto di qualità ed il suo 48"95 è lì a testimoniarlo. Ma nella sua scia si fa largo un ragazzo ancor più giovane, l'allievo Marco Lorenzi (Gs Valsugana), al suo primo "400 vero" e già capace di riscrivere la storia della specialità nostrana under 18, stabilendo il nuovo primato regionale di categoria e soprattutto strappando il minimo di partecipazione ai prossimi campionati mondiali di Bressanone: 48"99 il riferimento cronometrico sicuramente più indicativo dell'intera giornata di gare.
Ma non è il solo, perchè è di ottimo auspicio anche il 10"62 che ha regalato il successo a Davide Deimichei (Us Quercia) nei 100 metri: la forma fisica non è ancora quella giusta, ma lo sprinter alense sa già attestarsi attorno ai suoi tempi migliori di sempre, ritoccando di un centesimo il proprio personale: bene così, anzi, benissimo.
Positivi riscontri sono giunti anche dai "piazzati": il giovane "crusino" Marsel Cavagna continua ad avvicinarsi con convinzione alla barriera degli 11" (11"04) mentre le altre freccie veloci gialloverdi Matteo Planchestainer e Mark Boninsegna si attestano su interessanti 11"39 e 11"40.
Meno brillanti, ma comunque di buon livello i risultati nelle prove femminili: nello sprint puro la più convincente è stata Claudia Baggio (Gs Valsugana), autrice di un onesto 12"05 che le ha permesso di precedere la compagna di colori Francesca Dallo (12"68), apparsa a sua volta in decisa ripresa rispetto alle precedenti uscite primaverili. Terzo tempo per l'ostacolista arcense Giulia Ischia, allieva capace di limare qualche centesimo al proprio personale per scendere a 12"86. Nel giro di pista, torna invece a ruggire il talento bolzanino di Monica Lazzara, anche se non agli ottimi livelli palesati qualche anno fa: 57"09 il tempo della junior della Saf Bolzano, che le consente di precedere sul filo di lana la neo-valsuganotta Erica Franzolini (57"32), con Sara Carletti (Quercia) terza sul piede del 58"53.

Ostacoli - Sulle barriere alte è invece una giovane vicentina a mettersi in mostra: Jessica Novello (Us Quercia), fascinosa ventenne di Monte di Malo ha saputo cogliere una preziosa vittoria nei 100hs con un 14"22 che le consente di migliorare di oltre 3 decimi il proprio personale e di precedere la specialista veronese del Gs Valsugana Silvia Fazio Tirrozzo, a sua volta davvero brillante in 14"28 all'esordio stagionale sugli ostacoli. Positiva anche Luisa Costa (14"62). Poco prima sulla scena erano scesi gli uomini, regolati dal "solito" Cristian Cristelotti che ha trainato i colori dell'Athletic Club al primo posto con un per lui normale 14"70.

Mezzofondo - Precedenza alle donne, anche sulle distanze maggiori. Nella fattispecie sembra promettere bene il monologo di Federica Dal Rì nei 1500 metri: nel bel mezzo del periodo di preparazione in altura a Predazzo, la ventinovenne clesiana ha vestito nuovamente i colori della Quercia per testarsi in attesa di provare ad acciuffare un buon tempo nei 5000 metri a Pescara domenica prossima. Il cronometro ha battezzato il suo test con un 4'27 e spiccioli che per quanto visto lascia intendere una condizione già buona. Secondo posto di giornata per un'altra ragazza della Val di Non, la junior Elisabetta Nicoletti, contentissima per la sua prima volta sotto il muro dei 5'. Nella seconda serie, gara a due tra Roberta Bottura e Silvia Chemotti, autrici rispettivamente di 4'56 e 4'59
Gara oltremodo tattica invece in campo maschile: ritmo assolutamente pacato, con l'aquilotto Stefano Grimaz che tenta l'allungo negli ultimi 500 metri per poi prestare il fianco nel finale al ritorno della concorrenza, regolata dal feltrino Marco Spada (Gs Valsugana) in 4'01: dietro di lui Manuel Dalla Brida (Athletic Club), Stefano Valente (Saf Bolzano) e lo stesso Grimaz.
A metà maggio è tempo di iniziare a dare confidenza alle siepi, ed ecco che Cinzia Scarpignato (Us Quercia) dimostra di essere sulla strada giusta per recuperare dai recenti problemi fisici: dopo poche centinaia di metri la bresciana prende il largo per poi chiudere in 10'58"87, mentre alle sue spalle Elektra Bonvecchio (Gs Valsugana) mancava l'appuntamento prefissato con il minimo tricolore. In campo maschile invece il monologo è stato tutto del giovane keniano Patrick Terer, junior dell'Athletic Club che volando letteralmente sulle barriere e sulla riviera si è meritato una buona dose di applausi grazie ad un buon 8'42. Bene anche Peter Lanziner (Quercia), secondo con 9'20 mentre migliorano Diego Viesi (Crus Pedersano, 9'52) e Federico Vaglia (Valchiese, 9'57).

Salti - Sono giunte sopprattuto conferme dalle pedane del capoluogo: bene Jeudi Brito nel triplo (15,13 "anche se ero lento in entrata" per il talento italo-dominicano della Clarina), costante Valeria Marconi nell'alto (1,77 per la valsuganotta di Valeggio), oneste Sara Fabris ed Elisa Zanei ancora nel triplo (rispettivamente 12,73 e 12,50). Dall'altra parte del campo intanto andava in scena il salto con l'asta, regolato da un eccellente Manfred Menz (4,80) seguito un metro più in basso da un variegato terzetto composto dal italo-croato Admir Dedic (Crus Pedersano), dall'aquilotto Giacomo Perli e soprattutto dall'allievo roveretano Fabio Festini (Quercia), ancora una volta capace di valicare i 3,80 a conferma dell'ottimo potenziale in suo possesso.

Lanci - Tra lanciatori e lanciatrici, merita sicuramente una menzione speciale la martellista Irene Raccanelli (Quercia): dopo tutti i guai passati negli ultimi 24 mesi la ventenne modenese ha saputo strappare un lancio da 50 metri, palesando la sua proverbiale grinta e voglia di fare bene. Chapeau.
Pochi metri alle sue spalle, duello a colpi di centimetro per le due lanciatrici gialloblu del Crus Pedersano: Giorgia Nave con i suoi 45,46 ha preceduto la compagna di squadra Noemi Pizzini, al personale con 44,37. Poco dopo la stessa pedana ha ospitato i discoboli, regolati da un pimpante Daniele Traficante (Atlhletic Club) autore di un pregevole 46,30 davanti all'ex compagno di colori Giacomo Paladino (Crus Pedersano, 39,11). Da un lato all'altro del campo, per vedere all'opera giavellottisti e pesiste: tra i primi a brillare maggiormente è stato il venostano Hubert Goeller (61 ,02) seguito a tre metri di distanza da un ottimo Nicolò Pisoni (58,98): per l'eclettico junior dell'Atletica Alto Garda e Ledro si tratta di un importante passo avanti, mentre Norbert Bonvecchio si è limitato ad un lancio da 50 metri per poi rispondere alle richieste della società disimpegnandosi (con profitto) nel salto triplo.
L'eterna Anna Busetti nel frattempo monopolizzava il getto del peso, vincendo con 11,48 lasciando la piazza d'onore a Roberta Pellegrino (Crus Pedersano), vicina al suo personale con 11,19.

Marcia - La chiusura della prima giornata di gare è stata completamente dedicata agli specialisti del tacco-punta: come spesso capita nei Campionati di Società in pista scendono anche degli interpreti sui-generis, disposti comunque a sacrificarsi in nome dei propri colori. Discorso che comunque non tange minimanente un'ottima Patrizia Facchinelli (Gs Valsugana) che sui 5 chilometri ha chiuso in 24'38 precedendo le querciaiole Maura Marchiori e Marta Moientale. Doppietta bolzanina invece in campo maschile, con Pasquale Aragona a precedere Marco De Salvador, ritirato l'espertissimo e sempre pimpante Graziano Morotti.

Le foto...

I risultati...

lunedì 4 maggio 2009

Quercia d'oro: a segno Gs Valsugana e Athletic Club Bolzano

La sfida femminile
Sempre sul filo di lana. L'anno passato il minimo vantaggio ha premiato le ragazze della Quercia, oggi le portacolori del Gs Valsugana Trentino. Il duello tra le due società leader del movimento trentino si è confermato ancora una volta assolutamente equilibrato, con sfide combattute che si sono concluse con il vantaggio delle valsuganotte, vincitrici per 40 punti a 38. Un esito figlio di vittorie parziali piuttosto distribuite: le padroni di casa hanno gioito nel salto triplo per opera di una pimpante Sara Fabris (12,70), nei 1500 metri grazie ad una Cinzia Scarpignato (4'46") attenta ed accorta a gestire le proprie energie per poi chiudere con una prodigiosa rimonta, e nella staffetta veloce, capace di trovare un importante 47"21 con una formazione variegata e composta da Valentina Menolli, Sara Fabris, Jessica Novello e Doris Tomasini.
Dall'altra parte le valsuganotte hanno risposto con l'acuto di Claudia Baggio nei 100 metri (12"30) e di Giulia Benedetti nel salto con l'asta (3,50 ma la trentina Maria Carla Bresciani ha fatto di meglio, 3,80, seppur fuori concorso) per poi rimpinguare il bottino con i piazzamenti di Elisa Zanei (12,36 nel triplo), della stessa staffetta e dell'esordiente Erica Franzolini, terza nei 400 metri. La rappresentativa dell'Alto Adige ha provato ad interpretare il ruolo del terzo incomodo ed i successi parziali di Sabrina Mutschelechner e Elisabeth Stofner sembravano proiettare le altoatesine verso una posizione di vertice ma alla riprova dei conti l'esito è stato nettamente a favore delle due formazioni trentine che ora rinviano la sfida ai prossimi campionati di società e al Top Club Challenge.
Classifica Finale:
Gs Valsugana Trentino - 40 pti
Us Quercia Trentingrana - 39
Atletica Vicentina - 31
Mollificio Modenese Cittadella - 28
Rappresentativa Alto Adige - 27
Atletica Bergamo 1959 Creberg - 14

La sfida maschile
Dopo anni di dominio dei Carabinieri, i rossoblu dell'Arma hanno dovuto cedere il posto sul trono della Quercia d'Oro, lasciando spazio ai bolzanini dell'Athletic Club 96 - Bolzano, capaci di conquistare il primo posto nell'esagonale che segna di fatto l'avvio della stagione nazionale su pista. La 41ima edizione della Quercia d'Oro, ospitata dal comunale di Arco visti i lavori di rifacimento cui è soggetto lo stadio di Rovereto, si è disputata stamane sotto un caldo sole primaverile che ha consentito alle sei formazioni maschili di confrontarsi con condizioni pressochè ideali. Era lecito attendersi un duello tra gli atleti "con le stellette", ovvero Polizia e Carabinieri ed invece a spuntarla sono stati i biancorossi bolzanini, trainati da un ottimo Pierluigi Putzu, vincitore nel salto in lungo con 6,97 e da un pimpante Abduyane Wagne, senegalese che si è preso il successo nel doppio giro di pista sul piede dell'1'52. La vittoria nella staffetta finale ha sancito il successo della formazione altoatesina che ha trovato un ottimo protagonista anche nel polivalente Marco Colombo, capace di soffiare la vetrina nei 400hs ad uno specialista come il poliziotto Citterio. Invero Fiamme Oro e Carabinieri sono saliti ad Arco senza l'artiglieria pesante, ma vanno comunque segnalati il 47"76 di Teo Turchi nei 400 metri, il 5,10 di Giorgio Piantella nell'asta e il 57,76 di Diego Fortuna nel disco.
E la Quercia? Purtroppo la nuova stagione sembra iniziare nel segno delle passate, ovvero della sfortuna. Proprio all'ultimo sono infatti arrivate le defezioni di Davide Deimichei e Loris Pinter che, sommate al forfeit annunciato di Mattia Gasperini, hanno obbligato i volonterosi gialloverdi ad inseguire: da segnalare soprattutto il sesto posto di Peter Lanziner nei 3000 metri (8'37") il quarto di Alvise Bozzo nei 400hs, 55"57 e del rientrante Fabrizio Girardelli negli 800m (1'56"20).
Classifica Finale:
Athletic Club Bolzano - 49 pti
C.S. Carabinieri - 40
Atletica Bergamo 1959 Creberg - 36
Atletica Vicentina - 29
G.S Fiamme Oro - 26
Us Quercia Trentingrana - 19

domenica 5 aprile 2009

Riunione di Apertura...finalmente si ricomincia!

Finalmente la lunga pausa è finita e questa mattina si è ripreso a gareggiare in pista. Grandi protagonisti di quello che è stato il Meeting di Apertura sono stati i giovani, Irene Baldessari, Eugen Mancas, Marco Lorenzi e così via per raggiungere Giorgia Nave, Elisabetta Broseghini e Davide Deimichei. Pur essendo solo ad inizio aprile, decisamente presto per chiedere prestazioni di alto livello, non sono mancate prove molto incoraggianti, alcune per certi versi sorprendenti come l'autorità e la consapevolezza dei propri mezzi che ha caratterizzato i successi di Irene Baldessari e Marco Lorenzi nei 600 metri. Alla prima gara in pista accanto "ai più grandi", i due giovani virgulti nostrani hanno fermato il cronometro rispettivamente sull'1'35 e sull'1'25, al termine di un giro e mezzo in solitaria per la bionda sedicenne del Gs Trilacum e concluso invece in volata per il pari età perginese capace di precedere Mattia Graziola, Fabiano Cibien e Manuel Dalla Brida.

Alle spalle della Baldessari si è invece inserita la querciaiola Helga Ganassini, poco prima vincitrice sul piede dei 41 secondi dei 300 metri, firmati al maschile dal compagno di allenamenti Davide Deimichei (35"05). Nei 150 metri si sono invece imposti il veneziano Alberto Lago e la venostana Marion Kastl, seguita dalle due giovani frecce gialloverdi Valentina Menolli e Caterina Fornasier. Per concludere il panorama delle gare in pista, i due mila metri firmati da Silvia Chemotti su Federica Scrinzi e da Giovanni Tonini, al termine di un ultimo giro davvero pregevole che gli ha consetito di riprendere e staccare Giovanni Deromedi, Luca Mazzola e Luca Capelli che lo precedevano all'imbocco dell'ultima tornata.

Dalle corse ai lanci, con l'ottima prova offerta dalle giovani martelliste di casa nostra: la junior Giorgia Nave si è tolta lo sfizio di toccare i 47 metri mai raggiunti in precedenza, vincendo davanti alla più giovane Elisabetta Broseghini che al primo anno nella categoria allievi continua a palesare un ottimo potenziale staccando un prezioso 44,70. Nel peso altri successi targati Crus Pedersano, grazie a Mario D'Antonio e Roberta Pellegrino mentre il martello maschile ha visto primeggiare il querciaiolo Giulio Trivani.

Ancora giovani protagonisti nei salti: Jeudi Brito ha trovato in extremis la giusta rincorsa per prendersi il successo nel lungo con 6,66 mentre nella prova al femminile si è vista un'ottima Tosca Tavernini, planata a 5,34 metri. Nell'alto il successo ha preso la via di Bolzano per merito di Andrea Bizzari (2,05) mentre il sedicenne Eugen Mancas superava agevolemente l'1,95 confermato le peculiarità emerse nella scorsa stagione.

Tutte le foto...


Tutti i risultati...

sabato 11 ottobre 2008

Mosop dominatore del Giro al Sas, magica doppietta all'ombra del Nettuno. Battuto Gharib, Lalli risponde alla grande, quarto

Se le promesse della vigilia sembravano annunciare una stellare sfida a tre tra Baldini, Gharib e Mosop, sono bastate poche migliaia di metri per capire come il confronto non avrebbe avuto non solo storia, ma nemmeno motivi di esistere. Troppo forte, troppo determinato, troppo brillante il ventitreenne keniano Moses Mosop per lasciare scampo alla concorrenza. Anche nei primi due giri, con il gruppo ancora compatto, l'impressione era che il vicecampione mondiale di cross del 2007 stesse quasi giocando. Impressione diventata certezza un paio di minuti dopo, quando il vincitore della passata edizione si è portato alla testa del gruppetto staccando progressivamente di ruota tutti gli avversari. L'ultimo a mollare la presa è stato proprio il marocchino Jouad Gharib che ha tentato in tutti in modi di tenere il passo dello scatenato Mosop ma senza fortuna, anzi: già prima di metà gara il keniano aveva preso il largo, concludendo la cavalcata solitaria con un roboante ultimo mille in 2'38 per siglare il nuovo record del Giro al Sas, versione classica: 28'29 e tanti saluti a tutti, guai tendinei compresi.

Evidentemente il lungo stop di questo 2008 ha restituito un atleta determinato come non mai, voglioso di bissare il successo dello scorso anno per scacciare gli infortuni di questo ultimo periodo ("Sono venuto qui per vincere, volevo a tutti i costi dare un segnale che ho risolto i miei problemi, prima di pensare alle corse campestri e, per la prossima primavera, a buoni tempi sui 10.000. Non faccio previsioni, non mi piace: dico solo che vorrò mettermi in mostra. Non capita tutti i giorni di vincere per due volte di fila a Trento? - l'ultimo fu Panetta nell'87 e '88 - Bene, vorrà dire che proverò a fare tripletta."). Una determinazione evidente, palese, così come la bellezza e la leggerezza della sua azione, inno migliore per una gara vibrante, seppur dominata. Un 62imo Giro al Sas tutt'altro che banale ("Mosop mi ha rovinato un po' i piani...speravo in una gara più combattutta ma lui è stato troppo forte" dirà la guida del comitato organizzatore Gianni Demadonna), che ha vissuto sì delle prodezze dello stesso keniano, ma anche della grinta di Jouad Gharib, dell'attenzione di Toniok, a sua volta keniano e terzo piazzato, dell'entusiasmante progressione di un ottimo Andrea Lalli, fermatasi ai piedi del podio, del duello finale tra gli esperti Gabriele De Nard e Stefano Baldini, finiti in quest'ordine alle spalle del rosso talento abruzzese. Poi ancora Sigei, Aliwa, Chatbi, Stefano La Rosa, Fabio Mascheroni e Cosimo Caliandro.

Ecco, se Mosop è stato il grande protagonista, Lalli è stata la più gradita sorpresa. Non perchè non abbia già dato dimostrazione delle sue capacità, ma perchè al termine di questo 2008 era difficile ipotizzare una sua performace tanto brillante e convincente. Bene, anzi, benissimo: se il cammino di avvicinamento verso la stagione dei cross parte da questi presupposti, non resta che aspettare i primi impegni (il finanziere allievo di Luciano di Pardo diserterà le prove italiane, per preparare gli europei di Bruxelles con un paio di appuntamenti tra Germania e Spagna) per assistere alla definitiva consacrazione di quello che, nei piani degli addetti ai lavori, è il miglior candidato alla successione di Stefano Baldini. Eh sì, perchè anche il re di Olimpia si vede costretto ad abdicare; il tempo passa per tutti ed il campionissimo emiliano è troppo onesto con se stesso per nasconderlo. Al termine del suo Giro al Sas Baldini si è dato una sufficienza abbondante, nella consapevolezza di avere ormai poche cartucce da sparare al cospetto di atleti più giovani o più integri, ma anche di aver raggiunto quella fase della carriera in cui si può permettere di pensare quasi esclusivamente a divertirsi, senza lo stress della caccia spasmodica al risultato. E la promessa di tornare tra 12 mesi, per l'addio definitivo, vale quasi quanto una vittoria.
Lalli e Baldini, futuro e passato. Il presente è ancora terra di conquista, visto che il mezzofondo azzurro sta lentamente costruendosi un avvenire e nella fase di passaggio c'è ancora spazio per un pimpante Gabriele De Nard, sempre presente, sempre positivo, ad un mese dai primi cross. Più in difficoltà rispetto alla settimana scorsa è apparso Stefano La Rosa, ma per lui il discorso è diverso, visto la nota minor compatibilità con i cross ed il maggior feeling con la pista: per il grossetano sono tutti chilometri utili per il futuro...

Alla fine dei conti è stata una grande, grandissima festa. Il centro storico affollato di gente ha dato quel tocco di fascino ad una delle più classiche stracittadine del calendario nazionale. Gianni Demadonna ed il suo gruppo hanno fatto nuovamente centro, cogliendo l'attimo di invitare il dj Linus, capace di portare entusiasmo anche alla partecipata gara open che ha di fatto aperto la strada alla sfida dei big, ma anche allestendo un grande spettacolo di contorno, con tutte le miss ai posti giusti, maxischermo e schermi lungo il percorso. Insomma, un vero gioiello di manifestazione, da tenere stretta, quasi da coccolare perchè in fondo questi momenti fanno bene a tutti. Anche ad eventuali commercianti miopi...

Le classifiche...


Nella foto di Daniele Mosna l'arrivo vittorioso di Moses Mosop nella scorsa edizione del Giro al Sas

Campionati Cadetti all'Olimpico, il Trentino sorride grazie al martello di bronzo di Bettina

Datemi un martello che lo...lancerò lontano!
Arriva dalla pedana del lancio del martello la prima grande soddisfazione per la qualificata formazione trentina che ha preso la via dello Stadio Olimpico di Roma per andare alla caccia dei titoli italiani cadetti (under 16) in una interessantissima 3 giorni di gare, dense di importanti argomenti e spunti. Certo, a quest'età l'agonismo e la smaniosa caccia del risultato dovrebbero rivestire aspetti ancora secondari rispetto alla ricerca del giusto inquadramento tecnico e del divertimento, ma quando si parla di medaglie tricolori...beh, anche i più piccoli riescono ad imitare i proverbiali occhi della tigre ammirati poche settimana fa in televisione, sulle frequenze olimpiche di Pechino.

E già nel primo giorno di gare gli spunti non sono mancati (su tutti l'1,81 nell'alto della pordenonese Alessia Trost, cadetta/donna da 1,88 centimentri di altezza), compresi importanti riferimenti per la truppa trentina, capace di mettere le mani sulla prima medaglia grazie al martello di Elisabetta Broseghini, lanciatrice pinetana del GS Valsugana per nulla intimorita dalla cornice del Foro Italico (sua maestà calcio ha obbligato i lanciatori ad emigrare nei vicini impianti, Stadio dei Marmi e Farnesina per non deturpare il fondo dell'Olimpico) e capace di raggiungere il nuovo personale con un ottimo 48,28 che migliora di quasi due metri il suo record regionale di categoria, al termine di un concorso che, a parte i due nulli, l'ha sempre vista al di sopra del suo precedente personale. Di lei i tecnici dicono un gran bene, soprattutto per le qualità coordinative che per ora supportano un fisico non ancora del tutto sviluppato; insomma...le basi sono ottime, come deve essere a questa età, la voglia di migliorare e l'entusiasmo non le mancano, quindi non resta che aspettare che cresca ulteriormente, senza forzature. Nell'attesa si coccola la medaglia di bronzo (la lombarda Rizzi 52,07; la piemontese Massobrio 49,33) che segue l'oro conquistato 3 anni fa da Giorgia Nave in quel di Bisceglie, seppur con misure decisamente minori, anche a causa delle difficili condizioni meteo della rassegna pugliese.

Un altro talentino che stuzzica già l'attenzione è Marco Lorenzi, suo compagno di colori, seguito da un personaggio niente male come Walter Groff. Il giovane perginese si è messo in mostra nei 300 metri sin da inizio stagione e nella mattinata di ieri ha centrato la qualificazione alla finale con il terzo tempo assoluto: 36"75 con un margine di circa mezzo secondo sul personale siglato una ventina di giorni fa a Lignano Sabbiadoro (36"27); se le condizioni saranno buone tutto lascia intuire che in finale possa limare ancora qualcosina, magari cercando di avvicinare nuovamente la barriera dei 36 secondi. Sulla stessa distanza, ma al femminile, buona prova anche per la terza valsuganotta di giornata, Chiara Baldi che in batteria ha sfiorato il primato personale (46"66 a 11 centesimi dal suo 46"55) garantendosi l'ultimo posto di accesso alla Finale B (dal 9° al 16° posto). Non eccezionali i due ostacolisti di giornata Elide Delaiti (Clarina, 52"08) e Fabrizio Vaia (US Cermis, 47"34) impegnati nei 300 hs, così come i lunghisti targati Clarina (davvero corposo il nucleo della società della coppia Tavernini/Merz che si confermano ancora una volta veri e propri talent scout): Anna Bettinazzi (4,91) un po' meglio di Giacomo Dal Sasso (5,35) mentre davvero positivo è stato l'1,59 nell'alto di Anna Cavazzani (ok, la Trost è di un altro pianeta...ma anche di fisico) che è valso il sesto posto finale. La squalifica della marciatrice Ilaria Reggiani e il vuoto assoluto nel martello maschile non hanno penalizzato troppo la formazione trentina che al termine della prima giornata si è piazzata in 13ima posizione, già un mezzo successo in attesa dei punti pesanti dello stesso Lorenzi, di Irene Baldessari (pentathlon), Eugen Mancas (triplo) e David Niketic (alto).

Ed eventuali benvenute sorprese...

Tutti i risultati dall'Olimpico...

venerdì 10 ottobre 2008

Giro al Sas con Baldini, Gharib e Mosop

Ormai Stefano Baldini è un vero amico del Giro al Sas e sembrava impossibile non vederlo al via dell'edizione numero 62 che domani pomeriggio porterà nuovamente le grandi stelle dell'atletica internazionale a risplendere nelle vie e negli scorci più antichi del centro storico di Trento. Sembrava impossibile, si diceva, che l'eroe della maratona di Atene non tornasse ancora all'ombra del Bondone, ora che ha pressochè chiuso i conti con l'aspetto più snervante dell'atletica vissuta da primo della classe, quel continuo e necessario rendiconto da dare agli altri e a se stesso in materia di condizione fisica, obiettivi e, ovviamente, risultati. Con la mente più libera di qualche anno fa, sarà quindi ancora lui l'osservato speciale del sabato pomeriggio trentino agli occhi di un pubblico che non mancherà di donargli un'ulteriore prova di affetto nella speranza che gli intenti del manager Gianni Demadonna di organizzare nell'autunno 2009 proprio a Trento una grande e memorabile festa d'addio per quello che in fondo resta il miglior maratoneta azzurro di tutti i tempi.

Ma al campionissimo emiliano non basterà di certo avere la mente libera per agguantare il quarto successo ai piedi del Nettuno di Piazza Dante: è vero, la regola dei numeri parla in suo favore (le vittorie nel 2002, 2004 e 2006 chiamano l'acuto del 2008) ma a mettergli il bastone tra le ruote ci penseranno due soggetti la cui mente non è libera, tutt'altro, bensì animata da importanti moti di rivalsa. Il marocchino Jouad Gharib ha ancora nella mente la scialba prova offerta nel 2006 in via Belenzani, quando dovette praticamente rinunciare alla roboante sfida tra campione olimpico (Baldini) e campione mondiale (lui stesso) di maratona. Due anni dopo, Gharib è ancora campione del mondo ed in più si è messo al collo l'argento olimpico, ma per cancellare la ferita serve battere sul "suo" terreno il rivale Baldini...e poco conta che quest'ultimo sia ormai alle ultime uscite. E che dire di Moses Mosop, il keniano presentatosi l'anno passato a Trento come vicecampione mondiale di cross (e migliore dei suoi sul tracciato "casalingo" di Mombasa) e capace di conquistare il successo nel 61imo Giro al Sas prima di incorrere in un problematico infortunio al tendine d'Achille che ne ha compromesso l'intera stagione. E proprio a Trento il 23enne keniano (uno che viaggia a 12'54 nei 5000 e 26'49 nei 10 mila metri) cercherà di raddrizzare in extremis la stagione, inseguendo una doppietta che manca da 20 anni, ovvero dal duplice acuto firmato Francesco Panetta nell'87 e '88. Ma erano altri tempi, quando ancora il Giro al Sas non aveva raggiunto i livelli di oggi, grazie al fondamentale apporto di Gianni Demadonna, capace in una dozzina di edizioni di portare in Trentino quasi tutti i più grandi, Bekele e Tergat compresi. Per lo stesso Demadonna il favorito della stracittadina tridentina è proprio Mosop (da quest'anno uscito dalla guida manageriale dell'ex mezzofondista azzurro)...staremo a vedere.
Certo che di fronte a questi palmares impallidiscono le pretese e le aspettative degli altri azzurri, capitanati dal generoso e sempre positivo Stefano La Rosa. Il carabiniere grossetano proverà a confermare il ruolo di migliore dei terrestri già conquistato sabato scorso a Rovereto: a contenderlo ci saranno tra gli altri i finanzieri Andrea Lalli, Cosimo Caliandro e Gabriele de Nard oltre all'intramontabile Ottaviano Andriani, reduce al pari di Baldini della maratona olimpica di Pechino.

Questo per quanto riguarda la gara clou, quella che scatterà alle ore 18.30 e che porterà gli atleti internazionali a completare i 10 giri del più classico tracciato del Giro al Sas, per un totale di 10 mila metri. In precedenza lo spazio sarà tutto riservato alle categorie giovanili marchiate CSI (padrone di via Belenzani e di Piazza Duomo a partire dalle 15,15) e alla prova open Fidal (per junior, senior, amatori e master) in programma alle ore 17.30 con la partecipazione dell'illustre ospite Linus, il deejay amante e amico del podismo che ha risposto di buon grado all'invito degli organizzatori, anche per la possibilità di rivedere gli "amici" del Mezzocorona Calcio che alle 14.45 passeranno a salutarlo sulla strada che li porta a Varese.

Tanti motivi di interesse quindi, tanti motivi per riempire ancora una volta il tracciato di gara, per applaudire giovani e meno giovani, campioni e meno campioni. Tanti motivi per salutare una grande giornata di atletica, per fare bene allo sport.

Il sito del Giro al Sas...

domenica 5 ottobre 2008

Tricolori Allievi: Letizia Marchi si conferma sul gradino più alto

Missione compiuta per Letizia Marchi ai Campionati Italiani Allievi in corso di svolgimento dal pomeriggio di ieri a Rieti. La giavellottista diciassettenne del Gs Valsugana si presentava in pedana con gli ovvi favori del pronostico, ma anche con problemi fisici di non poco conto che coinvolgevano tanto il braccio di lancio quanto il quadricipite della gamba destra. L'avvio di gara, oltretutto bagnato dalla notevole pioggia caduta sul Guidobaldi, non è stato sicuramente dei più agevoli, con un lancio a "solo" 38 metri e poco più. Necessario trovare qualche cosa in più, puntualmente arrivato al secondo tentativo: 44,73 e, statistiche alla mano, titolo messo praticamente in cassaforte. Per risparmiare energie la giovane valsuganotta ha quindi deciso di rinunciare ai tre lanci successivi per dar fuoco alle polveri residue nel turno finale, chiudendo il concorso con un onesto 42,91 che sarebbe comunque valso il successo, ai danni della milanese Sara Jemai e della venostana Christiane Holzner.
Il successo della Marchi era senz'altro atteso, come attese erano le buone prestazioni di Silvia Baitella (Gs Valsugana), decima nel peso con il nuovo personale di 10,44 e di Valentina Menolli nei 100 metri: la velocista della Quercia ha prima guadagnato l'accesso alla finale B equagliando il proprio personale (12"67) per poi chiudere in quinta posizione (13ima in generale) con un buon 12"75 nonostante pioggia e vento contrario. Personale, anche se per un solo centesimo, per l'ostacolista noneso Fabiano Cibien autore di un promettente 56"89 mentre più difficile si è rivelato il 1500 metri per il covalliggiano Mauro Agosti (4'18" e spiccioli, lontano dalla testa della gara). Pochi sorrisi anche per la grintosa e giovane querciaiola Valeria Cestari, a mal partito sugli ostacoli bassi al termine di una stagione però oltremodo positiva: per lei insieme alla stessa Menolli, Francesca Martini e Sonia Cristoforetti è arrivata anche la possibilità di cimentarsi nella staffetta veloce: 51"93, vabbè, nei mesi precedenti erano riuscite a fare di meglio.

Nelle giornate successive le soddisfazioni migliori sono arrivate dal mezzofondo prolungato, soprattutto grazie ad un ottimo Paolo Ruatti, capace di chiudere prima in quinta posizione i 3000 metri (8'46"71) per poi sfiorare il podio nei 2000 siepi la mattinata successiva. Il solandro allievo di Pierino Endrizzi ha conquistato la quarta piazza (6'17"52) in una gara che ha messo in mostra molto Trentino, basta tener conto del settimo posto di Andrea Debiasi (6'20"70) e dell'ottavo di Federico Vaglia (6'21"66), vincitore della serie B. Per tutti il ritorno da Rieti è condito dalla soddisfazione di aver migliorato i rispettivi personali in gara, nonostante la pioggia ed il freddo che li ha accompagnati in questa tre giorni conclusiva della stagione.

Gioia per il doppio personale anche per Marsel Cavagna, piazzatosi a ridosso delle prime 10 posizioni tanto nei 100 metri che nei 200 metri: 11"26 il nuovo limite sullo sprint puro, mentre il mezzo giro di pista ha battezzato il portacolori del Crus Pedersano con 22"53. A raggiungere una distanza mai toccata in precedenza ci ha pensato stamattina Miriam Broseghini nel lancio del disco (31,17), chiudendo in scia alla compagna di squadra Letizia Marchi (31,37) con Noemi Pizzini piuttosto lontana e forse demotivata dalla grigia prova trovata nel pomeriggio di sabato nella pedana del martello. Un piccolo centesimo è invece stato sufficiente per regalare la soddisfazione del personale all'ostacolista noneso Fabiano Cibien (56"89), altro allievo che va inserito nel novero dei più positivi sulla pista del Guidobaldi. Le controprestazioni non sono mancate, come forse è inevitabile in un mese di ottobre che conclude una stagione davvero lunghissima, per molti cominciata già ad aprile ed intensa di appuntamenti, anche a livello assoluto.

Ed ora le meritate vacanze...

Tutti i risultati sono disponibili sul sito federale.

sabato 4 ottobre 2008

Giro di Rovereto: Gemechu Lilesa sorprende tutti

Alla faccia dei diciotto anni! Sabato pomeriggio il giovane etiope Gemechu Lilesa non si è certo fatto troppi problemi reverenziali alla sua prima partecipazione al Giro di Rovereto, anzi, poco dopo metà gara ha deciso che era ora di dare una frustata e ha salutato la compagnia di Mark Bett, vincitore su queste strade nell'edizione del 1997, involandosi verso una vittoria solitaria, la prima per un etiope. Ha convinto su tutti i fronti, lo junior africano: sia per la personalità, sia per l'azione di corsa e poco conta che fino alla vigilia era quasi sconosciuto, se non per il fresco terzo posto alla mezza maratona di Udine disputata domenica mattina. Lungo i 9600 metri disegnati attorno al centro storico di Rovereto (a proposito...i commercianti si sono lamentati per la presenza del Giro, ma siamo sicuri che altrimenti ci sarebbe stata tanta gente sul Corso con quelle temperature?) Lilesa ha dimostrato semplicemente di essere il più forte, sorprendendo, è il caso di dirlo, la folta pattuglia keniana che oltre al già citato Bett, poteva contare anche su Isaac Tanui e Richard Sigei, classificatisi secondo l'esatto ordine davanti anche all'ugandese Moses Aliwa e al toscano Stefano La Rosa, sicuramente positivo nonostante in un periodo di forma non particolarmente brillante. In fondo i pensieri del carabiniere grossetano sono rivolti soprattutto all'inverno, con la parentesi del cross e soprattutto con i campionati europei indoor di Torino, quando ci saranno da sfatare alcuni tabù, sia verso gli stessi impianti al coperto, sia verso il cronometro. Ma nel frattempo il ventitreenne si presenterà anche sabato al via del Giro al Sas, l'altra grande kermesse trentina che da oltre 60 anni va a braccetto con il Giro Podistico di Rovereto, ultima fatica della solita intensissima stagione organizzativa dell'US Quercia Trentingrana.
Tornando alla gara, da segnalare anche l'ottimo decimo posto dell'altoatesino Hannes Rungger, capace di lasciarsi alle spalle personaggi quotati del calibro di Giovanni Ruggero, Marco Salami e Merhium Crespi.
Nella prova femminile che ha aperto il trittico di gare, agevole e scontato successo per Eleonora Berlanda mentre tra i master sono stati i colori della Quercia ad avere la meglio, grazie all'opera di Paolo Bertazzoli.

Tutte le classifiche sono disponibili sul sito dell'Us Quercia...

giovedì 2 ottobre 2008

Aggiornamento Graduatorie

Sono state finalmente aggiornate le graduatorie trentine con un ritardo dovuto soprattutto all'inserimento dei campionati regionali allievi.
Le liste odierne possono essere considerate definitive per quanto riguarda le categorie junior, promesse e senior visto che la loro stagione è pressochè conclusa, prendendo atto che nè US Quercia nè Gs Valsugana intendono prendere parte alla finale argento dei CdS Under 23 in programma a Cosenza. Possibili di variazioni invece le graduatorie Allievi/e: da domani e fino a domenica a Rieti si svolgeranno i campionati italiani di categoria e quindi è quasi auspicabile che qualcosa cambi nelle liste stagionali per i 15 atleti trentini impegnati in terra sabina.

In attesa quindi di un ulteriore aggiornamento...buona consultazione e se ci fossero imprecisioni o mancanze non mancate di segnalare il tutto.

Ps. A breve saranno pubblicate anche alcune foto di Lodi, non tante per la verità...ma qualcuna sì.

lunedì 29 settembre 2008

Finale Oro: valsuganotte quinte, gialloverdi undicesime ma con molti rimpianti

Si è chiusa in quinta posizione, ad una ventina di punti dal podio finale, la corsa del GS Valsugana nella seconda finale Oro della storia della società perginese, un traguardo tagliato contemporaneamente alle ragazze dell'Us Quercia che hanno però dovuto fronteggiare un undicesimo posto assolutamente bugiardo e figlio della sfortunata serie di inconvenenti capitata alle principali alfiere giallverdi delle lunghe distanze. Gli infortuni di Veronica Chiusole e Cinzia Scarpignato (a cui potrebbero aggiungersi le difficoltà stagionali di Federica Dal Rì) hanno di fatto privato la società roveretana del settore lunghe distanze, facendo mancare dal bottino finale almeno una 60ina di punti (senza esagerare anzi, arrotondando per sommo difetto) che avrebbe lanciato le lagarine a ridosso delle prime 6 posizioni. Un autentico peccato, visto che in pista le altre ragazze gialloverdi hanno espresso prestazioni assolutamente positive, senza eccezione alcuna: vederle relegate al penultimo posto della classifica lascia una certa amarezza, soprattutto in considerazione dell'effettiva (ed oggettiva) impossibilità a fare meglio, alla luce delle assenze. Un finale di stagione decisamente amaro per la Quercia Rovereto che, alla luce dell'impegno profuso in pista, meritava senza dubbio maggior fortuna...ma la stagione evidentemente era partita male, e male doveva concludersi. Ed il riferimento è soprattutto all'incredibile serie di infotuni e sfortune patita in questi mesi, senza la pretesa di citarli tutti...
Così al termine della due giorni di Lodi la festa maggiore l'hanno fatta le ragazze valsuganotte, autentiche dominatrici del mezzofondo lodigiano con 3 vittorie e 2 secondi posti nelle 4 gare di riferimento (800, 1500, 5000 e 3000 siepi). In quest'ottica le vere trascinatrici della formazione perginese sono state la tanzaniana Zakia Mrisho e la castionese Lorenza Canali, protagonista assoluta la prima di 1500 e 5000, con la seconda capace di firmare il doppio giro di pista dopo aver chiuso in scia alla compagna di colori i 1500 metri. Importanti punti conquistati anche da Elisa Zanei nel lungo con un secondo posto a 6 metri ed 11 accompagnato da una notevole delusione per potenzialità, a suo dire, non espresse a pieno nel corso di una stagione comunque di pregevole fattura. Già ricordato dei podi di Barbara Tava e Patrizia Facchinelli, menzione particolare anche per Giulia Saturni, quinta nel disco con 46,00.

La festa e premiazione finale porta le ragazze valsuganotte ad un incredibile e storico quinto posto (ed in condizioni ottimali il podio non sarebbe probabilmente sfuggito) mentre poco più in là le ragazze gialloverdi vivono con la serenità di chi sa di aver dato tutto la delusione di un piazzamento meno memorabile ma nel quale si evidenziano le perle di Martina Giovanetti (seconda nei 100, quarta sulla distanza doppia), i due quinti posti di una generosa Eleonora Berlanda, la disponibilità di Doris Tomasini a sacrificare la vetrina personale nella velocità per dare il proprio contributo nei 400 metri e nelle staffette, la forza mentale e caratteriale di Irene Raccanelli, la maturità di Helga Ganassini e Sara Fabris, l'esperienza delle "chiocce" Anna Busetti, Lucia Leonardi e Maura Marchiori, l'effervescenza ed entusiasmo delle Piccole Querce, che se non altro hanno trovato spazio per incamerare una piccola ma comunque importante dose di esperienza.

In fondo l'esperienza insegna, senza dubbio. Ed è l'augurio che gli appasionati di atletica si fanno nella speranza che lo staff federale si convinca a cambiare (o forse stravolgere) la formula di questi Campionati di Società che, pur comprendendo la volontà iniziale di favorire le società che guardano anche ai settori giovanili, si sono rivelati piuttosto poco spettacolari, oltrechè assolutamente lontani da un minimo di intuitività. Poteva essere l'occasione per uno spot all'atletica fatta di sacrificio e lavoro lontano dal professionismo dei gruppi militari, ma purtroppo in molte occasioni il rischio è stato di ottenere il risultato opposto, con gli stessi operatori Rai costretti a qualche salto mortale e gioco di dirette e repliche per evitare di mandare in onda scene che avrebbero finito col danneggiare il già cattivo momento del movimento nazionale. Urge una veloce ripensata, anche e soprattutto se si pensasse ad un improbabile confronto tra lo spettacolo offerto dal Top Challenge di Firenze e quello della finale lodigiana. A breve arriveranno anche le elezioni federali, speriamo che nel frattempo qualcuno riesca anche a pensare a modificare questi cds.

Ah dimenticavo, i vincitori! Per il settimo anno conclusivo lo scudetto femminile ha marchiato la casacca bianca della Fondiaria Sai, capace nella seconda giornata di rimontare le reatine della CaRiRi, mentre al maschile il tricolore ha premiato i canarini dell'Assindustria Padova, trainati da un ottimo Maurizio Bobbato. Ma tutti i numeri sono consultabili sul sito federale...

sabato 27 settembre 2008

Finale Oro di Lodi - Prima giornata: il GS Valsugana va trainato dal mezzofondo

Nel freddo del pomeriggio di Lodi si è svolta la prima giornata della Finale Oro dei Campionati di Società, evento organizzato con notevole precisione dalla Fanfulla Lodigiana pur in un impianto che forse non si adatta al meglio a manifestazioni di questo tipo, vuoi per la presenza di una tribuna piuttosto esigua, vuoi per la mancanza delle otto corsie che avrebbero snellito le gare di velocità, vuoi per l'assenza di un sistema di illuminazione.
Ma alla riprova dei conti la prima giornata ha regalato sprazzi di piacevole atletica che, per certi versi, ha esaltato le ragazze del GS Valsugana letteralmente trainate dal settore del mezzofondo. La doppietta conquistata nei 1500 metri è stato senza dubbio il momento migliore in ottica trentina: la tanzaniana Zakia Mrisho non ha atteso che poche centinaia di metri prima di rompere gli indugi e salutare la concorrenza, regolata nel giro finale da Lorenza Canali capace in chiusura di stagione di migliorare il proprio fresco personale sulla distanza scendendo a 4'24"87 precedendo nell'ordine la romagnola Margherita Magnani, la piemontese Valentina Costanza e la trentina Eleonora Berlanda (4'26 e spiccioli).
Sportivamente parlando è stato sicuramente il momento migliore, ma il più toccante in assoluto è stato rivedere in pedana Irene Raccanelli. Non è ancora la martellista che solo nella scorsa stagione sognava il pass per gli eurojunior, ma visto quelle che ha passato in questi ultimi mesi la ventenne modenese, il solo rivederla all'interno della gabbia pronta a scagliare a 41 e più metri la sua sfera da 4 chili da quella sensazione di piacere e commozione davvero profonda.
L'altro acuto principale in chiave trentina è stato il secondo posto di Martina Giovanetti nei 100 metri: la ventunenne di Mattarello, tornata a vestire il gialloverde della Quercia ha ottenuto un pregevole 11"56 (vento generoso, +2,2) che le ha consentito di chiudere in scia alla quotata uzbega Khubbieva, regalando il più importante bottino parziale di giornata alla società di Carlo Giordani che ha dovuto fare i conti anche con i forfait in extremis di Veronica Chiusole e Cinzia Scarpignato, lamentando così un complicato vuoto nei 3000 siepi, prova di livello onestamente modesto e vinta dalla junior bolognese Colì davanti alla rotaliana Barbara Tava che senza eccellere particolarmente ha portato in dote alla causa valsuganotta la bellezza di 23 punti davvero pesanti. Un po' come quelli che hanno accompagnato il terzo posto di Patrizia Facchinelli nei 5 km di marcia: 24'08" e spiccioli il tempo della ventiquattrenne studentessa di ingegneria che ha letteralmente distrutto il proprio personale. In chiusura di pomeriggio, spazio ancora per la velocità targata Quercia con la staffetta veloce (Simionato - Tomasini - Ganassini - Giovanetti) autrice di un ottimo 46"80 che è valso il terzo posto assoluto alle spalle della CaRiRi di Giulia Arcioni e dell'Italgest della giovane e promettente Marta Manfioletti.
Il resto del programma ha offerto una pimpante Luisa Costa, ancora in grado di limare un paio di centesimi dal personale nei 100 metri ad ostacoli (14"48, ottava) un'onesta Valeria Marconi (sesta nell'alto a 1,73), una discreta Sara Fabris (settima nel triplo con 12,57), una Doris Tomasini che ha re-incontrato con qualche amarezza i 400 metri (57"09, sesto tempo) mentre Rossella Rigoni stiracchiava un placido sorriso (58"39, decima) e Anna Busetti portava il suo contributo di esperienza nel getto del peso.

Domani si chiude il programma, qualcuno è chiamato al bis (su tutte Canali negli 800 e Giovanetti nei 200), qualche altra alla pronta riscossa (una cattiva e determinata Elisa Zanei), qualche altra infine all'acuto finale di una stagione lunghissima, intensa e stancante. Stanchezza emersa in tutta la sua pesantezza dall'intera pista lodigiana...

Tutti i risultati...

giovedì 25 settembre 2008

La finale dei Societari chiude la stagione della pista... Quercia e Valsugana in cerca di un posto sul podio?

Ormai siamo agli sgoccioli. Il prossimo fine settimana chiuderà di fatto la stagione assoluta su pista, lasciando l'onore di completare l'opera alle categorie giovanili con gli ultimi campionati italiani (allievi a Rieti, cadetti a Roma) ed i campionati di società under 23. Stagione lunga, che in molti ormai non vedono l'ora che finisca per poter ricaricare le pile e soprattutto staccare per qualche giorno la spina e riposare anche la mente, oltre che il fisico. Ma questa ultima due giorni si prospetta comunque interessante, nonostante la stanchezza si candidi a interpretare il ruolo di protagonista principale della disfida di fine settembre. Il più stuzzicante degli interrogativi che emerge a pochi giorni dalle finali, soprattutto quella Oro di Lodi, riguarda la formula stessa dell'evento, per la prima volta aperto agli under 18, per la prima volta con precise indicazioni sugli atleti per categoria da schierare, per la prima volta con la possibilità di schierare due atleti per gara, per la prima volta dedicato soltanto alle società civili, che possono così riabbracciare senza patemi di sorta gli atleti militari lasciati, magari a malincuore, nelle scorse stagioni.

Un elemento quest'ultimo, che insieme ai dettami del regolamento, sembra poter garantire grande equilibrio ad una due giorni di gare ricca di protagonisti. Non ci saranno tutti, ma gran parte dei principali azzurri scenderanno in campo con una divisa diversa dal solito; alcuni nomi qua e là: Andrew Howe vestirà il rossoblu della CaRiRi, Anita Pistone il blu notte dell'Italgest, Elena Romagnolo ed Ester Balassini la casacca del Cus Bologna, Benedetta Ceccarelli e Clarissa Claretti rinsalderanno le assicuratrici della Fondiaria Sai, il poliziotto trentino Silvano Chesani tornerà a vestire l'azzurro della 100 Torri Pavia, i finanzieri Claudio Licciardello, Simone Collio e Fabio Cerutti si ritroveranno avversari rispettivamente in difesa della Libertas Catania, della Pro Sesto e della Riccardi (con lui anche Ivano Brugnetti), senza scordare Eleonora Berlanda e Martina Giovanetti chiamate a vestire nuovamente il gialloverde della Quercia. Insomma, un autentico rimescolamento di carte, con l'aggiunta di un pizzico di atletica straniera per rimpinguare le rose di molte società, soprattutto per quanto riguarda il mezzofondo.

Difficile ipotizzare chi possano essere le vere favorite, anche se la stagione lascia intendere come la Bruni Vomano dei giovani Greco, Capotosti e Sabbio possa recitare un ruolo di primo piano nella classifica maschile assieme, presumibilmente, a Riccardi (Cerrutti, Vian, Brugnetti), CaRiRi (Guazzi, i Donati, Howe) e Libertas Catania (Cavallaro, Di Gregorio, Licciardello e Andrea Longo i primi che vengono in mente). Ma si sa come a fare pronostici spesso si sbaglia e quindi forse è meglio evitare di lanciarsi in difficili previsioni e passare a analizzare la competizione femminile che più interessa l'atletica nostrana, per la possibilità di riproporre l'ennesimo (e penultimo, c'è ancora l'U23 di Cosenza...) atto del duello tra Us Quercia e Gs Valsugana. Nelle precedenti due occasioni stagionali (Top Challenge e Campionato Regionale, per quel che può valere vista la nuova formula) a prevalere sono state le valsuganotte, ma molteplici indizi lasciano intendere che il ristrutturato campo di Lodi (da pochi giorni è stata ultimata anche la copertura della tribuna) potrebbe regalare una significativa rivincita alle lagarine che, pur prive della keniana Jepchumba, sembrano vantare una squadra più competitiva e maggiormente in salute. Gli infortuni di alcune pedine chiave per la nuova formula dei CdS (sopratutto la junior Dallo e la promessa Bizzotto, con in più i problemi che attanagliano l'allieva Marchi) costringono la società di Pergine ad alcuni giochi di prestigio per rispettare le indicazioni federali e nel computo finale tutto ciò si potrebbe trasformare in un leggero ma importante deficit di punti, in un duello che vede la velocità a tinte nettamente gialloverdi (Martina Giovanetti e Doris Tomasini contro Claudia Baggio e Rossella Rigoni), salti in estensione equilibrati nel duplice confronto Zanei - Fabris e mezzofondo più sbilanciato in favore delle valsuganotte, grazie all'apporto dell'ex di turno, la tanzaniana Zakia Mrisho, di Lorenza Canali e Barbara Tava, contrapposte a Veronica Chiusole, Eleonora Berlanda e Cinzia Scarpignato.
Lanci sostanzialmente in equilibrio (Marchi e Saturni da una parte, Basaldella e la ritrovata Irene Raccanelli - che vittoria la sua! Bentornata Irene!!! - dall'altra), ostacoli in leggera salsa valsuganotta (Simionato e Ganassini dovranno vedersela con Costa e Girardi e con l'incognita Fazio Tirrozzo) e salti in altezza decisamente sbilanciati a favore delle fersinesi, con Valeria Marconi soprattutto a recitare un ruolo importante.

Ma come detto, in una classifica che terrà conto non solo dei migliori piazzamenti, ma anche delle "seconde scelte" (definizione pessima, ma che purtroppo rende bene l'idea), il bacino giovanile della Quercia (Menolli, Cestari, Martini, Ceriani, la rientrante Foladori) potrebbe garantire quel qualcosa in più in termini di punteggi obbligatori, per permettere alle gialloverdi di sopravanzare le ormai storiche rivali del GS Valsugana e, perchè no, magari permettere alla società di Carlo Giordani di atterrare su un gradino del podio finale. Difficile? Forse sì, ma non impossibile, per entrambe le società trentine. Se a priori il discorso sembrava chiuso tra Fondiaria Sai e Italgest Milano (l'ex Camelot, per capirci), alla vigilia i giochi sono decisamente più aperti e comprendono imprescindibilmente anche il Cus Bologna (già citate Romagnolo e Balassini, ma anche Costanza), il Cus Cagliari di Grenot, Tommasetti e Bani, e la CaRiRi di Giulia Arcioni e Valentina Anniballi mentre le due favorite della vigilia lamentano un preoccupante calo (finanziario - tradotto in mancata convocazione delle straniere - e fisico) aprendo di fatto la porta agli inserimenti di altre formazioni, Quercia e Valsugana in primis.
Sarà una sfida al cardiopalma, su questo non ci sono dubbi, se non altro perchè le classifiche prenderanno una fisionomia certa solo al termine delle 4x400, quando inizieranno i giochi degli scarti... insomma, una vicenda tutt'altro che intuitiva, ma sicuramente emozionante...

E non vanno dimenticati gli altri alfieri della Quercia, quelli che si stanno preparando ad affrontare l'eterna trasferta di Molfetta per partecipare alla Finale A1: nella scia di Davide Deimichei, il settore maschile della società roveretana avrà la possibilità di completare l'ennesima doppietta, contando sull'apporto, tra gli altri, di Loris Pinter, Mattia Gasperini, Peter Lanziner, Wilson Busienei...

mercoledì 24 settembre 2008

Arge Alp, Trentino terzo con buoni riscontri...

Si è chiusa al terzo posto complessivo l'avventura della rappresentativa trentina all'ormai consueto Arge Alp, il meeting internazionale dedicato alle formazioni delle regioni che compongono il gruppo di lavoro dell'arco alpino. La vittoria è andata alla Lombardia, squadra decisamente quotata che ha trovato ulteriore spinta nei salto di Silvano Chesani, vincitore dell'alto con un convincente 2,15, superato in tranquillità prima di fallire di un niente un paio di tentativi a 2,20. Dietro di lui, a sorpresa, un eccellente Loris Pinter che nonostante i problemi al ginocchio e una lunghissima assenza dalla pedana ha saputo centrare al primo salto il passaggio a 2,05 per soffiare così il secondo posto al padrone di casa Thomas Gallizio.
La formazione trentina guidata in terra venostana dai tecnici Sergio Bonvecchio, Elio Bert e Graziano Paissan ha comunque potuto gioire per i successi parziali di Doris Tomasini (200), Francesco Nadalini e Silvia Chemotti (1500) e di Barbara Tava (3000), per i secondi posti di Helga Ganassini (400hs), Rossella Rigoni (800), Elisa Zanei (lungo), Sara Fabris (triplo) e per le buone prestazioni di Roberto Durante (asta), Lorenza Canali e Giordano Benedetti (400), Daniele Traficante (disco), Cristian Cristelotti (110hs) che insieme agli altri protagonisti hanno contribuito a portare nella saccoccia trentina i punti necessari per restare in scia alla formazione altoatesina, inseritasi alle spalle dei lombardi. Tra gli altri protagonisti della lunga (lunghissima?? forse valeva la pena dividere in due giornate il tutto...) mattinata di Lana anche l'olimpionico brissinese Christian Obrist, l'azzurra bergamasca Marta Milani ed la spumeggiante ticinese Irene Pusterla.

Ma l'Arge Alp di Arco dell'anno scorso era stata tutta un'altra cosa...

Le foto...

I risultati completi...


La classifica finale...

venerdì 12 settembre 2008

Gradutorie - aggiornamenti con aggiunte

Ulteriore aggiornamento delle graduatorie nostrane a poche settimane dalla chiusura della stagione su pista, almeno per quanto riguarda i senior, visto che allievi, junior e promesse avranno da sudare fino a metà ottobre.

Rispetto alla versione precedente sono state operate alcune correzioni (tolto il tempo di Helga Ganassini di Ginevra, sistemate le incongruenze nel giavellotto femminile), aggiunti a mano i risultati del Palio della Quercia che ancora non sono stati inseriti in graduatoria e soprattutto inseriti in lista tempi e misure degli atleti trentini militari... se dovessero esserci delle imprecisioni o mancanze non esitate a segnalare il tutto.

Ah, non poteva mancare la marcia...e quindi in coda alle graduatorie del mezzofondo sono disponibili anche i riferimenti in pista, dai 2 ai 10 chilometri!

Al prossimo aggiornamento...